Stato di emergenza verso lo stop. Cosa succederebbe da gennaio 2022
Questo non significa però l'immediata decadenza delle norme connesse, che il Governo potrebbe comunque prorogare singolarmente.
Niente rinnovo sullo stato di emergenza. Vista la situazione italiana - critica, ma decisamente migliore rispetto al resto d'Europa - il Governo starebbe pensando di non procedere con la proroga dell'attuale situazione, che terminerebbe così il 31 dicembre 2021. Ma cosa cambierebbe?
Stato di emergenza: si va verso il mancato rinnovo
L'attuale stato d'emergenza può essere prorogato al massimo fino al 31 gennaio 2022. Secondo la legge, questa condizione non può infatti superare i 12 mesi, ed è prorogabile per non più di ulteriori 12 mesi. Dunque, avendo il Governo già proceduto con un rinnovo, non potrebbe più andare oltre. Lo stato d'emergenza attribuisce al Governo e alla Protezione civile dei poteri straordinari attuabili in deroga a ogni disposizione vigente, rimanendo ovviamente sempre nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico. Vengono inoltre snellite le procedure di approvazione di leggi e decreti, e il governo può ricorrere ai Dpcm (i decreti del presidente del Consiglio dei ministri), che non passano attraverso l'approvazione parlamentare. Quelli che abbiamo conosciuto soprattutto sotto la guida di Giuseppe Conte e che hanno segnato lo scandire delle nostre abitudini negli ultimi due anni.
Le norme legate allo stato di emergenza
Allo stato di emergenza sono legate le norme che hanno condotto gli ultimi due anni delle nostre vite, dall'obbligo di indossare la mascherina al distanziamento sociale, dalla colorazione delle zone allo smart working e alla didattica a distanza. Ma anche l'introduzione di Green pass e Super Green pass.
Cosa può succedere da gennaio
La via più semplice da seguire potrebbe essere la proroga "ridotta" dello stato di emergenza (o di un mese o - con una motivazione differente - sino al 31 marzo 2022) e poi affidare alla Protezione civile i compiti che attualmente sono in capo al commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo (che potrebbe però avere una nomina in merito e continuare così a gestire la situazione).
Una soluzione auspicata anche dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa:
"Sarebbe una soluzione che ci consentirebbe di gestire con uno strumento comodo e già conosciuto i prossimi mesi".
Per il ministro Roberto Speranza, invece, è necessario attendere:
"Aspetteremo ancora il tempo necessario per consolidare una riflessione che sicuramente è in corso e poi faremo le nostre valutazioni"
Il Governo sembra però intenzionato a fermare qui il provvedimento.
Ma, attenzione, non è automatica la decadenza delle norme in caso di mancata proroga dello stato d'emergenza. Il Governo potrebbe infatti procedere con provvedimenti che consentano di prorogare o rivedere singolarmente ciascuna regola. Anche perché parrebbe quantomeno strano che l'Esecutivo rinunciasse a Green pass e zone colorate dopo l'inasprimento delle restrizioni attuato all'inizio di dicembre.