Speranza: "Quarta dose per tutti in autunno, valuteremo"
"Se sarà per tutti o solo per ulteriori fasce generazionali lo valuteranno le autorità sanitarie. Noi siamo pronti".
Da oggi in Italia decade di fatto il Green pass e l'obbligo di indossare la mascherina al chiuso in molti luoghi, ma la battaglia contro il Covid non è ancora finita. Con la prudenza che lo ha contraddistinto in questi mesi, il ministro della Salute Roberto Speranza invita a non abbassare la guardia, soprattutto per quanto riguarda i vaccini. E paventa la possibilità di una quarta dose per tutti in autunno.
Speranza: "Valutiamo la quarta dose per tutti in autunno"
Il ministro della Salute è negli Usa, dove con il suo omologo a stelle e strisce Xavier Becerra ha firmato un memorandum d’intesa per rafforzare la collaborazione tra Italia e Stati Uniti in ambito sanitario e dove domenica 1 maggio incontrerà il consulente della Casa Bianca per la pandemia Antony Fauci.
E in un'intervista al Corriere parla di quarta dose.
"È molto probabile un’estensione della quarta dose in vista dell’autunno. Se sarà per tutti o solo per ulteriori fasce generazionali lo valuteranno le autorità sanitarie. Noi siamo pronti. Il nostro auspicio è che il vaccino adattato alle varianti possa essere disponibile in autunno, ma dovranno esprimersi prima l’Ema e l’Aifa".
Quarta dose: chi deve farla ora
Oggi la platea di coloro che devono fare la quarta dose è abbastanza ridotta. Il Ministero della Salute raccomanda per immunocompromessi, over 80, fragili over 60 e ospiti delle Rsa.
Parliamo di circa cinque milioni di italiani, così suddivisi:
- 791.376 immunocompromessi
- 2.795.910 over 80
- 1.538.588 fragili nella fascia d'età 60-79
- 88.099 ospiti delle Rsa che non ricadono nelle categorie precedenti
Ma per ora non decolla
Le somministrazioni, però, non decollano. Al momento sono soltanto 110.000 le dosi somministrate. I più reattivi sono gli immunocompromessi, con un 15% di adesioni, mentre le altre categorie hanno numeri decisamente più bassi.
Tanto che la Fondazione Gimbe recentemente ha lanciato un monito richiedendo un cambio di strategia.
“Dopo 7 settimane dal via libera della quarta dose per le persone immunocompromesse un tasso di copertura nazionale al 10,2% e ingiustificate differenze regionali dimostrano che, al momento, la protezione di oltre 790 mila persone estremamente fragili è un lontano miraggio. Di conseguenza, l’estensione della platea per la quarta dose ad oltre 5,2 milioni di persone richiede indubbiamente sia nuove strategie di comunicazione, sia meccanismi di chiamata attiva e non può essere affidata solo all’adesione volontaria”.