Nuova allerta Ue

Sostanze tossiche in deodoranti, creme e prodotti per capelli. Decine di prodotti (di grandi marche) a rischio. L'elenco

Bmhca (Lilial) contenuto in prodotti Nivea, Cadey, Pantene, L'Oreal Paris, Infasil, Bilboa, Garnier e... nel dopo barba di Cristiano Ronaldo

Sostanze tossiche in deodoranti, creme e prodotti per capelli. Decine di prodotti (di grandi marche) a rischio. L'elenco
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Ancora un'allerta per la presenza di sostanze tossiche in prodotti per l'igiene di grani marche, diffusissimi sugli scaffali dei supermercati e nelle case di milioni di italiani. E' la terza tranche in pochi giorni di richiami da parte dell'Unione Europea per prodotti che contengono Bmhca o Lilial. Questa volta nel mirino finiscono deodoranti, creme, prodotti per capelli, ma non solo.

Sostanze tossiche in deodoranti, creme e prodotti per capelli

La scorsa settimana vi avevamo parlato di un richiamo di prodotti contenenti Bmhca o Lilial piuttosto corposo. Tra martedì e mercoledì 6 marzo 2024 si sono aggiunti tanti altri prodotti, di grandi marche molto diffuse.

Ecco quali sono  (cliccate sul singolo nome per leggere l'allerta relativa).

Di seguito invece la lista dei prodotti richiamati la scorsa settimana.

A fine febbraio un altro richiamo aveva riguardato prodotti di marche molto note: Palmolive, Leocrema, Dermomed, Perlier, Bionsen.

Cosa è il Bmhca o Lilial

Lilial, o butylphenyl methylpropional (Bmhca), è una fragranza che per molto tempo è stata utilizzata in diversi cosmetici, ma che nel 2020 è stata classificata come sostanza tossica per la riproduzione.

Dal 2022 la Commissione Europea ne ha vietato l’utilizzo in tutti i prodotti, ma a oggi sono ancora molti i cosmetici in commercio ad averla nella lista degli ingredienti.

Impiegata per l'intenso profumo della sua fragranza, è stata utilizzata non solo per i cosmetici, ma pure per prodotti per la casa. Il lato negativo è l'elevato potenziale allergenico e pertanto è stata dichiarata inutilizzabile per i prodotti cosmetici.

Bmhca Lilial: l'elenco dei prodotti a rischio

La vicenda era "esplosa" tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre 2023 quando erano stati sequestrati numerosi prodotti. Poi una nuova allerta era partita tra novembre e dicembre 2023.

Dopo qualche settimana di "pausa" sono ripresi gli aggiornamenti, con tre richiami nel giro di pochi giorni.

Qui invece tutti i richiami precedenti dal sito Rapex.

 

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