Siccità: il Garda non vuole dare l'acqua al Po
Le risorse non sarebbero sufficienti e servono per alimentare il Mincio.
La situazione siccità sta diventando senza controllo. In tutte le regioni italiane la questione si sta facendo sempre più seria, e come spesso accade in queste situazioni, chi ha un bene prezioso è poco disposto a condividerlo, anche per tutelare le proprie peculiarità. E così, in Lombardia scatta la "guerra dell'acqua" tra il Po e il Garda.
Po e Garda, è guerra dell'acqua
La situazione del fiume Po è drammatica, lo abbiamo già detto e sentito dire più volte negli ultimi tempi. Il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha anche detto che la regione ha 15 giorni di autonomia, dopodiché saranno guai grossi. E la Regione, insieme a Veneto e Piemonte, chiede lo stato di calamità al Governo. E una risposta è già arrivata: il ministro dell'Agricoltura Stefano Patuanelli ha già detto chiaramente che lo stato d'emergenza è inevitabile.
Non basta più infatti chiedere ai cittadini fare qualche sforzo. E l'ipotesi di un razionamento dell'acqua si fa sempre più vicina.
Ma cosa succede tra Po e Garda?
La situazione, come detto, è più che critica. E il segretario dell’Autorità di bacino distrettuale del Po Meuccio Berselli già qualche giorno fa ha sottolineato la necessità di un rilascio graduale di acqua dal Garda, a beneficio dell’habitat lungo l’alveo e nei rami secondari.
Ma dalle rive del Garda non sono molto d'accordo. Lo ha detto a chiare lettere il segretario generale della Comunità del Garda Pierlucio Ceresa.
"La Comunità del Garda osserva che l’habitat e l’ecosistema benacense non è meno rilevante di quello del fiume Po e si oppone fermamente a prelievi smodati e non condivisi della preziosa risorsa idrica gardesana. Il Garda non è un serbatoio da riempire in inverno e svuotare in estate a esclusivo vantaggio degli interessi e degli utilizzatori di valle. Il bacino gardesano rappresenta un ecosistema complesso, da tutelare, e gli usi plurimi delle acque devono essere contemperati e gestiti con una visione unitaria".
Anche perché non è che sulle rive del lago se la passino così bene. Il livello di riempimento del Garda è sotto al 65% e inferiore di 35 centimetri rispetto alla media del periodo negli ultimi anni. Per provare a sostenere il Po - ha spiegato Ceresa - vengono richiesti circa 20 metri cubi d'acqua al secondo, ma sempre secondo il segretario generale gardesano ne servirebbero 500. Il prelievo dunque non sarebbe neppure un palliativo. Senza contare che l'acqua del Garda serve per alimentare il Mincio, che altrimenti resterebbe a secco.
Incontro a breve
Intanto è questione di giorni, forse di ore, per un incontro con il Governo per valutare la situazione. Qualcosa bisognerà fare, ma non sarà semplice, perché bisognerà tenere conto delle esigenze di tutti, sempre più pressanti in un momento di grande difficoltà.