Sconsiglia il vaccino, centralinista del Cup licenziata
E' successo a Cesena. Quando l'utente ha detto di essere incinta, l'operatrice ha suggerito di non sottoporsi all'inoculazione.
Quando al telefono si è palesata una donna in stato di gravidanza, lei le ha sconsigliato di sottoporsi al vaccino. E per questo è stata licenziata. Il caso ha come protagonista un'operatrice del Cup (Centro unico di prenotazioni) di Cesena.
Operatrice del Cup sconsiglia il vaccino a una donna incinta
La vicenda risale a un paio di mesi fa quando una donna di Faenza, in stato di gravidanza, ha contattato il Cuptel per prenotare il vaccino anti-Covid. Al telefono ha espresso i suoi timori alla centralinista, che (come ha raccontato la stessa al Resto del Carlino) a quel punto le avrebbe detto "se io fossi in lei non lo farei". Alla fine però la donna ha comunque prenotato la dose.
La faccenda però non si è esaurita qui. Il marito della donna, saputo l'accaduto, ha contattato la Usl Romagna per fare una segnalazione, che di rimando è arrivata alla cooperativa per la quale lavora la donna.
Scattato il licenziamento
A quel punto, effettuate tutte le verifiche del caso, la cooperativa (la Asso, con sede a Cesena) ha licenziato la dipendente per giusta causa. Secondo quanto ha riferito la presidente del sodalizio Cristina Gallinucci, la colpa della dipendente è stata avere fornito una propria opinione su un tema così delicato (e in un periodo molto complesso) senza possedere le necessarie competenze in materia.
Il vaccino alle donne in gravidanza
Le perplessità dell'operatrice erano più che altro dovute allo stato di gravidanza della donna che ha chiamato per prenotare il vaccino. E il dibattito è stato serrato nei mesi scorsi. A fine settembre (quando oramai la prenotazione in questione era stata fatta) il Ministero della Salute ha diffuso una circolare in materia.
“Si raccomanda la vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19, con vaccini a mRNA, alle donne in gravidanza nel secondo e terzo trimestre. Relativamente al primo trimestre, la vaccinazione può essere presa in considerazione dopo valutazione dei potenziali benefici e dei potenziali rischi con la figura professionale sanitaria di riferimento”.
Recita così la circolare del Ministero della Salute destinata a fare chiarezza su un tema molto dibattuto di recente. La vaccinazione, inoltre, viene anche raccomandata per le donne che allattano, senza necessità di sospenderlo.