Sciopero benzinai: self service chiusi, cosa succede dal 14 marzo
I disagi dovrebbero però essere contenuti: si fermeranno solo alcuni distributori nelle ore notturne. Anche il blocco degli autotrasportatori è rientrato.
L'annuncio di uno sciopero dei benzinai self service a partire da lunedì 14 marzo 2022 ha ingenerato un po' di panico (ingiustificato) nel fine settimana, con lunghe code fuori dalle pompe di benzina. Una confusione incrementata dalle notizie che si sono susseguite anche sull'agitazione - in contemporanea - degli autotrasportatori, bloccata dalla Commissione di Garanzia per l'assenza di un adeguato preavviso. Un aspetto che va chiarito prima di addentrarci nell'argomento è che si tratta di due situazioni distinte, anche se legate da un fil rouge comune, quello dell'aumento dei prezzi dei carburanti.
Sciopero benzinai self service
Le pompe di benzina non resteranno però ferme del tutto, ma soltanto nelle ore notturne (e neppure per tutti i distributori). Alla base della protesta il fatto che a fronte degli aumenti spaventosi e costanti del carburante, il ricavo dei gestori rimane fisso, come ha spiegato Enzo Nettis, presidente di Faib-Confesercenti, l'associazione di categoria dei benzinai.
"Lo avevamo annunciato nei giorni scorsi e ora siamo costretti a farlo. Benzina e gasolio aumentano, ma il ricavo dei benzinai rimane fisso: circa 3 centesimi e mezzo al litro. In questo modo si mette a rischio la sopravvivenza stessa di molte imprese".
Quanto durerà?
Al momento non è stato ancora precisato quanto durerà lo sciopero e neppure quanti saranno coloro che aderiranno, anche se sembra che siano in pochi. Quello che è certo è che non si stopperà l'intero servizio di rifornimento, ma soltanto la modalità self service nelle ore serali e notturne. Ulteriori dettagli potrebbero essere diffusi nelle prossime ore anche con l'ufficializzazione degli aderenti.
Lo stop degli autotrasportatori
Rientrato in parte anche lo stop degli autotrasportatori, che nel fine settimana - sommato a quello annunciato dei benzinai - ha avuto l'effetto di portare allo svuotamento degli scaffali di numerosi supermercati in tutta Italia. Una psicosi immotivata, anche perché la Commissione di Garanzia sugli scioperi aveva già nelle prime ore di domenica bloccato il tutto. E già sabato alcune sigle sindacali si erano divise sull'argomento.
Quello che è certo è che i lavoratori si fermano in Sardegna e che potrebbero esserci anche alcuni singoli che incroceranno le braccia. Ma la situazione dovrebbe rimanere piuttosto tranquilla. Anche se potrebbe peggiorare da sabato 19, quando sono annunciati manifestazioni e blocchi.