la decisione

Risarcimenti per i danni da vaccino Covid: via libera dal Governo

Stanziato un fondo da 150 milioni di euro in due anni. Ma in realtà la legge prevedeva già gli indennizzi.

Risarcimenti per i danni da vaccino Covid: via libera dal Governo
Pubblicato:
Aggiornato:

Da tempo si discute sul risarcimento per chi ha subito danni dal vaccino Covid. E' uno degli argomenti più "forti" del mondo No vax, che ora però rischia di "cadere". Il Governo, nel Decreto ristori discusso venerdì 21 gennaio 2022 dal Consiglio dei ministri, ha inserito proprio questo argomento. Che in realtà era già previsto dalla legislazione vigente. Ma l'Esecutivo di Mario Draghi ha voluto mettere ulteriormente nero su bianco la questione, per togliere ogni dubbio.

Risarcimenti per danni da vaccino Covid: via libera del Governo

Nella bozza del Decreto sostegni  si legge infatti che il risarcimento spetta a" coloro che abbiano riportato lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica, a causa della vaccinazione anti Sars-Cov-2 raccomandata dall’autorità italiana".

Per il fondo sono stati stanziati 50 milioni nel 2022 e altri 100 per l'anno successivo.

La questione è stata dibattuta nel corso della Cabina di regia su bollette e sostegni Covid, ed entrerà a far parte (salvo stravolgimenti dell'ultimo minuto) del decreto in merito.

In realtà era già previsto

In realtà i risarcimenti per i danni da vaccino (anche per il Covid) erano già previsti dalla giurisprudenza. Lo stabilisce la legge 210 del 25 febbraio 1992 (qui l'intero testo) che dice:

"Chiunque abbia riportato, a causa di vaccinazioni obbligatorie per legge o per ordinanza di una autorità sanitaria italiana, lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica, ha diritto ad un indennizzo da parte dello Stato, alle condizioni e nei modi stabiliti dalla presente legge".

Dunque, per coloro per i quali il vaccino è obbligatorio (sanitari, forze dell'ordine, personale scolastico e da metà febbraio per gli over 50) era già tutto previsto. Rimane da comprendere cosa potrebbe succedere per gli altri, per i quali la somministrazione non è obbligatoria ma "fortemente consigliata".

La Corte Costituzionale si è già espressa più volte sul tema spiegando che non c'è differenza qualitativa tra obbligo e raccomandazione, il cui comune obiettivo è quello di assicurare la più ampia immunizzazione.

Dunque, considerato questo, per tutti è già prevista la possibilità di risarcimento in caso di danni documentati da vaccino.

L'obiettivo della decisione del Governo

Perché dunque intervenire ora con questa specifica? Due le ipotesi: la prima è che l'Esecutivo si prepari a giocarsi la carta finale dell'obbligo vaccinale per tutta la popolazione adulta, mai escluso da Draghi ma tenuto come estrema ratio. La seconda è invece "togliere un alibi" alla propaganda No vax.

 

Seguici sui nostri canali