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Quando fare il tampone ai bambini

Con la ripresa delle scuole compaiono i primi sintomi nei nostri figli. Ma non è necessario preoccuparsi troppo...

Quando fare il tampone ai bambini
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Con la ripresa delle scuole è tornata anche l'apprensione per il contagio da Covid all'interno delle classi. Molte sono già finite in Dad (didattica a distanza), anche se il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi predica calma, e il Governo sta valutando nuove modalità di gestione delle quarantene, pensando soprattutto di accorciare  i tempi.
Ma, visto anche che si avvicina la stagione fredda, con febbre e raffreddore che ci accompagneranno per i prossimi mesi - come dobbiamo comportarci se nostro figlio (o un suo compagno) ha sintomi compatibili con il Covid? Quando fare il tampone ai bambini?

Scuola, quando fare il tampone ai bambini

La prima cosa da chiarire è che non bisogna farsi prendere dal panico. Un colpo di tosse, uno starnuto e un po' di febbre non sono per forza sinonimo di Covid. Anche perché - e chiunque ha figli lo sa - con il rientro a scuola i raffreddori e le influenze sono quasi all'ordine del giorno. E presto, con la stagione fredda, ne arriveranno di altri. Dunque è necessario affrontare la situazione con calma. Secondo gli esperti, a differenza della scorsa primavera ora stanno circolando diversi virus e dunque è necessario non allarmarsi nell'immediato.

Una diagnosi non semplice

La diagnosi, però, non è semplice. Tra influenza, raffreddore, tosse e Covid i sintomi sono facilmente confondibili. E l'unico strumento a disposizione è il tampone. Però non possiamo neppure  pensare di sottoporre i nostri figli al test Covid a ogni starnuto (anche se ci sono pediatri particolarmente avvezzi a richiederlo).

E allora, come è possibile distinguere il Covid da un banale raffreddore?  Se il bambino ha il raffreddore accompagnato da naso chiuso o che cola e qualche colpo di tosse o mal di gola senza altri sintomi si può pensare di essere di fronte a un classico malanno di stagione. Se invece il bimbo ha febbre superiore ai 37.5 C°, disturbi gastrointestinali, vomito e dissenteria, allora si può iniziare a sospettare qualcosa in più.

Il raffreddore deve allarmarci?

Ma uno starnuto deve far scattare l'allarme? No, probabilmente no. E' una situazione normale, soprattutto di notte, quando il piccolo si gira nel letto, o al mattino quando si sveglia. Diversamente, se il raffreddore è accompagnato da altri sintomi, è meglio rivolgersi al pediatra.

 Occhio alle allergie

Ma serve un'ulteriore accortezza. Questa è la stagione dell’ambrosia e l’allergia che provoca è molto frequente, anche nei bambini, che potrebbero starnutire (più probabile) o tossire proprio a causa di una reazione allergica.

Insomma, preoccupiamoci per i nostri figli - come è normale che sia - ma non troppo. Perché non necessariamente avranno contratto il Covid e dovremo restare tutti quanti in quarantena. Poi, se e quando si deciderà di sottoporre a vaccinazione anche i bambini sotto i 12 anni, potrebbe essere un'altra storia.

 

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