Quali sono le città più pericolose (e quelle più sicure) in Italia? La classifica
Milano maglia nera, seguita da Roma e Firenze. La provincia batte le metropoli in termini di sicurezza
Quali sono le città più sicure e - al contrario - quelle più pericolose, in cui vivere in Italia? Una risposta arriva dal Sole 24 Ore, che ha pubblicato l'indagine sull'Indice della Criminalità 2024. Lo studio è basato sui dati forniti dal Viminale.
Emerge che, negli ultimi anni, i reati denunciati in Italia hanno ripreso a crescere, segnando un'inversione di tendenza rispetto al calo osservato fino al 2019 e alla riduzione temporanea durante la pandemia.
Analizziamo i dettagli e la classifica delle città più e meno pericolose del Paese.
Criminalità in Italia: i reati riprendono a crescere
Nel 2023 sono stati registrati 2,34 milioni di reati, con un aumento del 3,8% rispetto al 2022 e dell'1,7% rispetto ai livelli pre-Covid. Questo dato, rilevato dalle statistiche del Ministero dell'Interno, segna il ritorno ai volumi pre-pandemia, ma non rappresenta ancora una chiara tendenza a lungo termine, poiché i dati del primo semestre 2024 mostrano già una lieve flessione (-1,1%).
La distribuzione territoriale dei reati
Circa il 30% delle denunce del 2023 è concentrato nelle città metropolitane, con Milano e Roma che da sole rappresentano il 15% del totale. Milano si conferma la città con il maggior numero di reati denunciati, con 7.093 denunce ogni 100.000 abitanti, seguita da Roma, che con un aumento dell'11% rispetto all'anno precedente, si posiziona seconda con 6.071 denunce per 100.000 abitanti. Seguono in classifica città come Firenze, Rimini, Torino, Bologna e Prato.
La concentrazione di reati nelle grandi città, spesso luoghi turistici, è influenzata dalla presenza di visitatori e city users, che diventano bersagli di reati come furti e rapine. Questo è evidente, ad esempio, a Rimini, dove l'aumento dei reati durante l'estate è legato all'afflusso di turisti, come sottolinea il prefetto Paola Cassone.
Le 10 città più pericolose e le 10 più sicure
Le 10 città con più reati in Italia
1 Milano
2 Roma
3 Firenze
4 Rimini
5 Torino
6 Bologna
7 Prato
8 Imperia
9 Venezia
10 Livorno
Le 10 città con meno reati in Italia:
97 Macerata
98 Belluno
99 Cuneo
100 Enna
101 Sondrio
102 Pordenone
103 Benevento
104 Treviso
105 Potenza
106 Oristano
La classifica generale
1 Milano
2 Roma
3 Firenze
4 Rimini
5 Torino
6 Bologna
7 Prato
8 Imperia
9 Venezia
10 Livorno
11 Genova
12 Napoli
13 Parma
14 Savona
15 Trieste
16 Modena
17 Ferrara
18 Pisa
19 Pavia
20 Ravenna
21 Palermo
22 Verona
23 Foggia
24 Catania
25 Siracusa
26 Grosseto
27 Lucca
28 Piacenza
29 La Spezia
30 Alessandria
31 Varese
32 Forlì-Cesena
33 Latina
34 Brescia
35 Reggio Emilia
36 Pescara
37 Novara
38 Perugia
39 Barletta-Andria-Trani
40 Padova
41 Catanzaro
42 Massa-Carrara
43 Bari
44 Bergamo
45 Caserta
46 Trapani
47 Pistoia
48 Teramo
49 Salerno
50 Terni
51 Monza e Brianza
52 Arezzo
53 Lodi
54 Bolzano
55 Ragusa
56 Rovigo
57 Caltanissetta
58 Fermo
59 Vicenza
60 Biella
61 Vibo Valentia
62 Cremona
63 Rieti
64 Como
65 Asti
66 Sassari
67 Aosta
68 Viterbo
69 Lecco
70 Gorizia
71 Brindisi
72 Ascoli Piceno
73 Mantova
74 Isernia
75 Campobasso
76 Crotone
77 Vercelli
78 Lecce
79 Siena
80 Reggio Calabria
81 Messina
82 Udine
83 Verbano-Cusio-Ossola
84 Taranto
85 Avellino
86 Nuoro
87 Frosinone
88 Trento
89 Ancona
90 Chieti
91 Matera
92 Pesaro e Urbino
93 Agrigento
94 Cagliari
95 Cosenza
96 L'Aquila
97 Macerata
98 Belluno
99 Cuneo
100 Enna
101 Sondrio
102 Pordenone
103 Benevento
104 Treviso
105 Potenza
106 Oristano.
Milano maglia nera
Non si sono fatte attendere le reazioni, dopo la maglia nera di Milano:
“Fa davvero male constatare che su Milano si accendano i riflettori per quantità di reati commessi e per il poco invidiabile primato di essere la città più colpita in Italia dalla criminalità.”
Letizia Moratti, europarlamentare di Forza Italia ed ex sindaco di Milano, commenta così i risultati che emergono dalle statistiche della banca dati interforze del dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno:
“Alla luce di questo report, il sindaco Sala può e deve fare di più. E se non ci riesce non deve aver vergogna a chiedere aiuto, ad esempio richiedendo la presenza dell’Esercito a supporto della attività di pubblica sicurezza. Guardando alla sicurezza e ai dati di oggi – conclude Moratti - emerge una considerazione urgente: va fatto un lavoro maggiore e diverso. Oltre alle forze dell’ordine vanno coinvolti educatori sociali, vanno date prospettive di intrattenimento allettanti alla città con cinema e teatri, occasioni di svago, socializzazione, sport e cultura soprattutto nelle periferie, accendendo più luci possibili anche grazie al sostegno concreto alle attività commerciali ed artigiane le cui vetrine illuminate possono fungere da prezioso elemento rassicurate per i cittadini”.
Anche a Firenze, medaglia di bronzo nella poco prestigiosa classifica, le opposizioni vanno all'attacco contro la giunta Funaro.
"Firenze terza, dopo Milano e Roma, nell'indice di criminalità 2024 pubblicato dal Sole 24 Ore, è un dato che sancisce una certezza, non più opinabile: i reati commessi a Firenze non sono una 'percezione' di cittadini ansiosi, litania narrata dalle amministrazioni di sinistra per anni. Sono una certezza. Derubricare e banalizzare le grida d'allarme crescenti dei fiorentini, alla luce del triste podio 'conquistato' dalla nostra città, con quasi 60 mila denunce nel 2023, non possono più avere ragione di esistere. Deve cambiare il passo, è un dovere di tutte le istituzioni garantire sicurezza ai fiorentini, intervenendo in maniera decisa, superando il ritornello dell'implementazione del numero di forze dell'ordine ripetuto anche dalla sindaco Sara Funaro, che a poco potrebbe servire data l'assenza di politiche a reale contrasto della criminalità impunita. Serve piuttosto un tavolo di emergenza con le autorità e d'intesa con la Procura".
Così il senatore fiorentino di Fratelli d'Italia Paolo Marcheschi.
Silenzio - per ora - dal Campidoglio, il sindaco di Roma (al secondo posto fra le città italiane meno sicure) Roberto Gualtieri, stamane ha utilizzato i social per augurare un buon inizio dell'anno scolastico ai giovani studenti. Presto, però, dovrà rispondere al fuoco incrociato delle opposizioni.
Le tipologie di reato in aumento
Milano registra il maggior numero di furti in rapporto alla popolazione, è seconda per rapine e terza per violenze sessuali. A Roma, invece, si assiste a un incremento del 17% nei furti e del 24% nelle rapine nel 2023 rispetto all'anno precedente. Anche il traffico di droga è in crescita nella Capitale, che segue La Spezia per numero di denunce legate agli stupefacenti.
Tuttavia, se si guarda al trend storico, il numero di reati è ancora inferiore rispetto ai livelli di dieci anni fa. Questo vale anche per reati gravi come gli omicidi: nel 2023 sono stati registrati 341 omicidi volontari, un dato stabile rispetto agli anni precedenti e che posiziona l'Italia tra i Paesi europei con il più basso tasso di omicidi in rapporto alla popolazione.
Criminalità predatoria e violenza giovanile
Una delle preoccupazioni principali riguarda l'aumento dei reati predatori, come furti e rapine, in particolare tra i giovani. Secondo Marco Dugato, ricercatore dell’Università Cattolica di Milano, la motivazione alla base di questi crimini non è sempre economica, ma spesso legata a episodi di bullismo o a un generale aumento dell'aggressività.
Le rapine, ad esempio, sono aumentate del 9,5% nel 2023 e del 24,5% rispetto al 2019. Firenze, in particolare, ha registrato un aumento significativo nelle denunce di rapina, con un incremento del 56% rispetto all'anno precedente.
Reati in evoluzione: frodi informatiche e truffe
Un fenomeno in forte crescita è quello delle truffe e frodi informatiche, che nel 2023 hanno raggiunto 302.000 denunce, segnando un aumento del 10,3% rispetto al 2022 e del 42% rispetto al pre-pandemia. Sebbene i reati informatici siano leggermente diminuiti (-12% rispetto al 2022), restano comunque superiori ai livelli del 2019.
Questo tipo di crimine riflette la crescente diffusione delle tecnologie digitali, che offrono nuove opportunità ai criminali. Parallelamente, sono aumentati anche i reati tradizionali legati alla violenza fisica, come le percosse, che hanno registrato un incremento del 3,1% su base annua.
Non siamo (ancora) in emergenza
Nonostante l'aumento delle denunce negli ultimi anni, l'Italia non sta affrontando una nuova emergenza criminalità. Il livello complessivo dei reati resta inferiore rispetto a dieci anni fa. Tuttavia, è importante monitorare da vicino alcune tendenze, come l'aumento della criminalità tra i giovani e l'evoluzione dei reati informatici, per comprendere meglio i cambiamenti in atto e le possibili ripercussioni sulla sicurezza pubblica.