Per over 65

Popolazione sempre più anziana? Tutti insieme appassionatamente a vivere! A Firenze nasce un villaggio per gli over 65

"E' nato il Villaggio Novoli di Vivismart, una struttura di senior housing che garantirà autonomia, benessere e socializzazione a chi entra nella terza età"

Popolazione sempre più anziana? Tutti insieme appassionatamente a vivere! A Firenze nasce un villaggio per gli over 65
Pubblicato:

La buona notizia è che, insieme al Giappone, siamo fra i Paesi più longevi al mondo. La cattiva è che, con l'inverno demografico che ha investito l'Italia e le risorse legate alla sanità pubblica ridotte all'osso, questa crescente popolazione anziana, non soltanto rischia di impattare pesantemente sul Paese a livello economico, ma anche di vivere in condizioni poco soddisfacenti. E spesso in completa solitudine.

In questo quadro si inscrive il lungimirante progetto fiorentino della Senior Housing. Un sistema integrato di servizi e prestazioni sanitarie, sociali e culturali a favore di soggetti over 65 che vivono in un medesimo complesso abitativo.

Se per l'Italia si tratta di una novità, trattandosi di un modello ancora poco diffuso nel Belpaese, l’Olanda, per esempio, è il paese che ha contribuito maggiormente alla nascita e allo sviluppo di progetti di cohousing. E sono stati fra i primi a portare avanti questa filosofia, che oggi molti Paesi sposano: l’anziano può ancora fare in autonomia, stimolandolo a mantenere tutte quelle attività quotidiane in cui si è sempre riconosciuto, sostenendo pertanto che possa fare da sé le pulizie domestiche, preparare il pasto, avere cura della propria persona. Il focus è la “casa” quale spazio di autonomia e di riconoscibilità che si arricchisce con un’ampia scelta di servizi che ogni anziano può autonomamente decidere di utilizzare in base alle proprie esigenze. Contenendo anche i costi.

Senior Housing Firenze

A Firenze arriva la Senior Housing: per una vecchiaia autonoma, sostenibile e più felice

In un Paese come l’Italia, con il più alto tasso di anziani d’Europa, numero destinato ad aumentare nei prossimi anni, si inizia a valutare la possibilità, per gli over 65, di non vivere più in solitudine. La longevità del nostro Paese richiede scelte amministrative e iniziative private che tengano conto del cambio radicale dei servizi messi a disposizione per questa categoria di persone. Per questo motivo, è nata la prima Senior Housing in città.

"Il progetto ViVismart propone un sistema integrato di servizi e prestazioni sanitarie, sociali e culturali a favore di soggetti over 65. “Uno stile di vita all’insegna del benessere psicofisico e relazionale – spiega l’organizzazione -, in cui servizi su misura e occasioni di socialità si accompagnano quando necessario, a un’adeguata protezione della salute e a cure mediche specifiche”.

Il Villaggio, situato nel quartiere Novoli della città di Firenze, è composto da 37 bilocali e trilocali completamente ristrutturati, sicuri e confortevoli, destinati a persone anziane che decidono di aderire ad un progetto di socializzazione e condivisione con altri senior e accedere a servizi di supporto.

Ogni appartamento privato è dotato di bagno autonomo attrezzato, disimpegno e camera matrimoniale. Sono presenti, inoltre, alte prestazioni energetiche e tecnologia integrata, impianto Tv, Wi-Fi e telefono; impianto di climatizzazione centralizzato.

Inaugurazione Senior Housing

Il progetto è stato realizzato in sinergia con enti pubblici e privati, associazioni di volontariato, cooperative, professionisti di diverse discipline, che intendono unire le forze per creare una rete di supporto in favore della terza età sul proprio territorio. Si tratta di un consorzio di imprese sociali che dal 1998 opera in Toscana, in Italia e a livello europeo progettando soluzioni di welfare e servizi alla persona.

L'inaugurazione

A darne notizia è l’assessora all’Educazione, al Welfare e all’immigrazione del Comune di Firenze Sara Funaro, che sui social ha così commentato l’inaugurazione:

“Oggi in via Baracca è nato il Villaggio Novoli di Vivismart, una struttura di senior housing che garantirà autonomia, benessere e socializzazione a chi entra nella terza età. Pochi anni fa questo era un luogo di degrado e illegalità, ora è finalmente tornato a vivere nel segno della cura delle persone. È stato emozionante inaugurare questo progetto con un pensiero a Claudia Fiaschi, Presidente di Co&So da poco scomparsa, che ha sempre creduto fortemente in questa realtà. È grazie al suo impegno e a quello di Consorzio Fabrica, Co&So, Cooperativa Sociale Il Girasole e Fondazione CR Firenze che oggi Firenze dà una nuova risposta concreta, sia sociale che abitativa”.

Ma vediamo nel dettaglio quali servizi sono a disposizione e i costi:

L’offerta comprende l’affitto, inclusi gli oneri condominiali e i seguenti servizi base:
• Servizio di coordinamento e gestione generale (Direttore del Villaggio Novoli)
• Servizio di coordinamento e assistenza alla persona (Home Manager)
• Reperibilità notturna per emergenze
• Attività ricreative e socializzazione
• Manutenzioni ascensore, manutenzioni ordinarie e pulizia degli spazi comuni, pulizia fosse biologiche.

Inaugurazione Firenze

Al pian terreno vi sono due grandi stanze a comune in cui i condomini potranno condividere il tempo e socializzare. Su ogni piano vi è una stanza con un bagno a disposizioni degli abitanti del piano e che decidono in sede di incontro a che uso destinarla. Gli appartamenti possono essere affittati con contratto “4+4” con un canone mensile che si aggira intorno ai 1.300 euro, a seconda della tipologia di appartamento.

servizi attivabili su richiesta sono:
• Assistenza sanitaria (gestione medicinali, cure infermieristiche, prelievi e visite a domicilio)
• Supporto alla cura personale
• Spesa a domicilio
• Pasti a domicilio
• Servizio lavanderia
• Pulizia settimanale e cambio biancheria
• Servizio di trasporto e accompagnamento

L’importanza di questo tipo di iniziative private considera l’importanza di una longevità supportata: non solitudine, ma spazi condivisi nei quali coabitare. La speranza è che strutture di questo tipo si espandano sul territorio nazionale anche da iniziative pubbliche e da enti del terzo settore per consentire, a chi non può permettersi affitti a questi costi, una vecchiaia, nel rispetto dei cittadini e a supporto dei caregiver.

La solitudine fa ammalare

Il tasso di solitudine degli anziani in Italia è il doppio rispetto alla media dei Paesi europei, con coloro che non hanno nessuno a cui chiedere aiuto che sono il 14%, mentre coloro che non hanno nessuno a cui raccontare cose personali il 12%, a fronte di una media europea del 6,1%. La solitudine non è solo un problema sociale, ma anche clinico, essendo associata ad un aumento del rischio di depressione, disturbi del sonno, demenza e malattie cardiovascolari.

“Oltre all’ageismo, vi è una vera e propria epidemia dei paesi occidentali che contano il 30% degli anziani afflitti da solitudine cronica e il 10% da una forma molto severa, che porta alla depressione e poi in alcuni casi proprio al suicidio”, sottolinea il Prof. Diego De Leo, Presidente AIP, Associazione Italiana di Psicogeriatria. L’Italia è uno dei paesi occidentali in cui diventare vecchi presenta gli scenari peggiori".

anziani over 65

L’altro Paese più vecchio al mondo insieme all’Italia, il Giappone, ha computato 45mila persone che ogni anno muoiono in completo isolamento e sono state create squadre di “death cleaners” che si occupano di bonificare i luoghi in cui sono avvenute queste morti in solitudine.

Il tema della solitudine degli anziani è recentemente anche stato al centro dal 24° Congresso dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria, tenutosi a Firenze dall’11 al 13 aprile, intitolato “Integrazione e innovazione. L’avvento dell’Intelligenza Artificiale apporterà modificazioni nella cura degli anziani. La cura delle demenze sta offrendo scenari innovativi con il ruolo dei biomarcatori nell’approccio diagnostico.

La recente approvazione della legge 33 sulla non-autosufficienza rappresenta un’altra opportunità di innovazione nell’assistenza, che si sposta dal sanitario al sociale aprendo nuove prospettive. Vi sono poi le novità farmacologiche riguardanti problematiche come il controllo di agitazione e delirium e quelle sui trapianti d’organo.

Grande attenzione poi a fenomeni globali come i cambiamenti climatici, che hanno un notevole impatto proprio sulla salute dei più fragili, che possono subire maggiormente gli effetti della disidratazione, dei colpi di calore o semplicemente essere meno reattivi di fronte a calamità naturali per limiti sensoriali o per il basso livello di digitalizzazione, che in Italia nella popolazione anziana non raggiunge il 65% e talvolta implica solo la competenza di saper mandare una mail.

Aiutarli a fare da soli, in un contesto protetto e di socialità, è la via per salvaguardare la dignità dell'anziano (e la sua salute psico-fisica) ma anche per rendere sostenibile il fenomeno di una popolazione destinata a invecchiare sempre più.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali