Pillon contro i Maneskin: "Tra poco arriveremo al reggiseno da uomo". La risposta di Damiano
Il senatore leghista alla ribalta: oltre al botta e risposta con la rockstar, è finito nel mirino anche del Bansky torinese.
Simone Pillon vs Maneskin. Il senatore leghista - noto per le sue battaglie pro-life, strenuo difensore della famiglia tradizionale e fra coloro che hanno maggiormente esultato nel giorno in cui il ddl Zan è stato affossato in Senato - deve essersi sentito punto nel vivo, quando Damiano & co., a Budapest, durante gli Mtv Ema, hanno lamentato il livello di tutela dei diritti civili nel nostro Paese. E così il leghista è partito al contrattacco commentando l'estroso look della band romana:
"Tra poco arriveremo al reggiseno da uomo".
Puntuale e ironica, sempre a mezzo social, è arrivata anche la risposta della band. Ma Pillon è finito anche nel mirino dell'artista Andrea Villa, soprannominato il Banksy torinese...che ne ha fatto una drag queen.
Pillon vs Maneskin: botta e risposta a mezzo social
I Maneskin a Budapest, davanti a un impettito presentatore in kilt (deve aver confuso gli Scoti con gli Ungari), con tanto di performer (maschietto) in culottes e giarrettiere, ricevono gli MTVEMA. Tra poco arriveremo al reggiseno da uomo. Ovviamente, una volta preso il microfono, non possono esimersi dal piagnisteo per la sonora bocciatura del ddlZan. Guardandoli, mi chiedo: "dove sarebbero le discriminazioni?". Mi piacerebbe sapere quanta carriera potrebbe fare una band che si ispirasse alle radici cristiane d'Europa, o che inneggiasse alla difesa della vita dal concepimento o che prendesse a tema la lotta alla droga.
Ricordo il massacro cui fu sottoposto Povia solo per aver osato partecipare al Family day del 2007 difendendo la famiglia naturale... È facile andare secondo la corrente del politicamente corr(o)tto. Da giovani che si dicono alternativi e ribelli mi sarei aspettato qualcosa di diverso, che so, sul palco in smoking i maschietti e in abito da sera la signorina, con tanto di dichiarazioni tipo "i bambini hanno il diritto di avere una mamma e un papà". Allora sì che avremmo visto qualcosa di davvero dirompente. Certo, si sarebbero scordati i premi e gli applausi del mainstream, ma avrebbero dimostrato di essere davvero fuori dagli schemi. Invece è sempre la solita solfa. Auguri.
Questo il messaggio integrale del senatore leghista comparso sulla sua pagina Facebook dopo la premiazione e la performance del gruppo nostrano all'evento internazionale (in cui hanno ricevuto il premio, mai assegnato all'Italia, come migliore rock band.
Com'era prevedibile, a stretto giro, è arrivata anche la risposta dei Maneskin, più precisamente del frontman Damiano, che dal suo seguitissimo account Instagram replica:
"Hai ragione Simo, la prossima volta completo e paPillon❤️"
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Chi vince questo confronto? Agli astanti l'ultima parola.
Ci si mette anche il Banksy torinese
Il premier Mario Draghi e il senatore Simone Pillon, con parrucche bionde in versione drag queen, sono i protagonisti della nuova installazione dello street artist Andrea Villa, il Banksy torinese, dedicata al Ddl Zan.
"Con questi manifesti - spiega Villa - ho usato le foto delle polaroid di Andy Warhol, che aveva scattato a delle drag queen e a dei personaggi del mondo Lgbt.
I cartelloni sono stati affissi nella notte del 3 novembre 2021 per le strade torinesi. In evidente polemica contro il destino che è stato riservato alla legge contro l'omotransfobia. Protagonista della polemica, anche in questo caso, il senatore leghista che dell'opposizione al ddl Zan ha fatto una bandiera.