le motivazioni della sentenza

Perché la Corte Costituzionale ha deciso che i nuovi nati dovranno avere il doppio cognome di mamma e papà

Dalla Suprema Corte anche l'invito al legislatore a provvedere con urgenza per evitare la "moltiplicazione".

Perché la Corte Costituzionale ha deciso che i nuovi nati dovranno avere il doppio cognome di mamma e papà
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La decisione era arrivata a fine aprile e aveva fatto discutere. Ora la Corte Costituzionale ha esplicitato le motivazioni della sentenza che obbligherà di fatto i nuovi nati ad avere il doppio cognome di mamma e papà (o uno solo in caso di accordo tra i genitori).

Sentenza Corte Costituzionale sul doppio cognome: le motivazioni

La sentenza era arrivata il 27 aprile 2022 e aveva  definito "discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio la regola che attribuisce automaticamente il cognome del padre". Inoltre, i supremi giudici hanno precisato che d'ora in poi la regola sarà "che il figlio assume il cognome di entrambi i genitori nell’ordine dei medesimi concordato, salvo che essi decidano di comune accordo, di attribuire soltanto il cognome di uno dei due".

Una decisione presa, spiega la Corte, "nel solco del principio di eguaglianza e nell’interesse del figlio. Entrambi i genitori devono poter condividere la scelta sul suo cognome, che costituisce elemento fondamentale dell’identità personale".

Martedì 31 maggio 2022 sono state depositate le motivazioni della decisione. La Suprema Corte ha sottolineato come   l’automatica attribuzione del solo cognome paterno si traduca “nell’invisibilità della madre” e segni una diseguaglianza fra i genitori, che “si riverbera e si imprime sull’identità del figlio“.

"Il cognome collega l’individuo alla formazione sociale che lo accoglie tramite lo status filiationis, si radica nella sua identità familiare e perciò deve  rispecchiare e rispettare l’eguaglianza e la pari dignità dei genitori”.

E se i genitori decidono per un cognome solo?

La sentenza dà comunque la possibilità ai genitori di decidere per un solo cognome, a seguito però di un accordo. Sarebbe infatti in contrasto con ciò che dice la Costituzione impedire a mamme e papà di avvalersi, "in un contesto divenuto paritario, dell’accordo per rendere un unico cognome segno identificativo della loro unione, capace di farsi interprete di interessi del figlio".

In mancanza di un accordo, dunque, dovranno essere attribuiti al nascituro entrambi i cognomi. Ma anche qui serve un "patto" tra i genitori per la determinazione dell'ordine. In caso contrario sarà un giudice a decidere, a meno che il legislatore non intervenga in merito.

La "moltiplicazione dei cognomi"

Ma se i nuovi nati avranno due cognomi i loro figli ne avranno quattro? E le future generazioni? Per evitare la "moltiplicazione dei cognomi", la Corte definisce impellente un intervento  che impedisca “che l’attribuzione del cognome di entrambi i genitori comporti, nel succedersi delle generazioni, un meccanismo moltiplicatore che sarebbe lesivo della funzione identitaria del cognome”.

Ma chi decide? In questo caso la soluzione proposta è che sia un genitore titolare del doppio cognome a scegliere quale dei due lo rappresenta maggiormente. La Corte rimette poi anche al legislatore la possibilità di definire vincolante il cognome del primo figlio rispetto ai suoi fratelli e sorelle minori, di modo che abbiano tutti lo stesso identificativo.

C'è poi il caso in cui i genitori possano optare per l’attribuzione del doppio cognome di uno di loro soltanto. Ma anche in questo servirà l'accordo tra mamma e papà.

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