Perché il Governo ha deciso di non tagliare le accise sulla benzina
La conferma della sottosegretaria del Mef: "L'aumento del prezzo del petrolio non giustifica l'intervento"
Vi ricordate quando qualche anno fa Giorgia Meloni era protagonista di un video da campagna elettorale in cui fingeva di fare benzina per poi dire che andavano progressivamente abolite le accise? E di quando Matteo Salvini prometteva che come prima cosa al Governo le avrebbe eliminate? Sappiamo tutti quanti che le cose sono andate diversamente, molto diversamente.
E non solo il Governo non ha eliminato le accise, ma le ha anche ripristinate in toto (con le conseguenti polemiche) dopo il taglio che aveva effettuato Mario Draghi. Ma c'è di più: le tasse più odiate dagli italiani (forse al pari del canone Rai, ma è una bella lotta...) rimarranno. Il perché lo ha spiegato Lucia Albano, sottosegretaria del Ministero dell’Economia e delle Finanze in udienza alla Camera.
Le accise sulla benzina rimangono
Come sempre in estate, soprattutto ad agosto, in corrispondenza con l'esodo estivo (questo fine settimana è previsto il bollino nero), torna il "classico" aumento dei carburanti. E anche il provvedimento entrato in vigore martedì 1 agosto, con l'esposizione dei prezzi medi ai distributori, non sembra produrre grandi effetti.
Come ben sappiamo, una buona parte della cifra che spendiamo ogniqualvolta andiamo a fare il pieno non va nelle tasche del benzinaio, ma viene destinata al pagamento delle accise (se volete sapere quali sono tutte le accise che paghiamo sul carburante cliccate qui). Sino a fine 2022 la cifra era stata abbassata, con una significativa riduzione voluta dal Governo Draghi, e poi smantellata progressivamente dall'Esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Che al momento non sembra avere alcuna intenzione di ritoccarle.
Perché il Governo non taglia le accise
A tutto c'è una spiegazione però. E a motivare la scelta del Governo ci hanno pensato prima il ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso e poi la sottosegretaria al Mef Lucia Albano, rispondendo a un'interrogazione del pentastellato Emiliano Fenu.
"Il prezzo internazionale del petrolio non ha registrato, con riferimento alla media del precedente bimestre, un aumento rispetto al valore di riferimento indicato nel DEF che consenta l’adozione del decreto di riduzione delle aliquote di accisa applicate al gasolio e alla benzina”
Tendenzialmente, poi, dato che (come purtroppo ben sappiamo) la coperta - economica - è corta, tagliare le accise vorrebbe dire rinunciare ad altre forme di sostegno della popolazione. Lo aveva spiegato a suo tempo la premier difendendo l'impopolare decisione di rimetterle a pieno:
"Il taglio delle accise favorisce in egual modo tutta la popolazione, altri interventi che possiamo finanziare ora (come ad esempio l'innalzamento del tetto Isee per accedere al bonus bollette, ndr) vanno a vantaggio di coloro che hanno maggiori difficoltà".
E dunque, la strada sembra ancora questa.
Quando Meloni e Salvini promettevano il taglio
Una situazione che naturalmente suscita polemiche e ironie, proprio per come la premier e uno dei suoi vice in passato si erano particolarmente esposti sul tema.
Durante l'ultima campagna elettorale era tornato in circolazione un video del 2019 in cui la leader di Fratelli d'Italia attaccava duramente le accise, chiedendo che venissero progressivamente abolite.
La stessa Meloni poi era entrata sull'argomento:
"Salta fuori un video di tre anni fa. Non ho cambiato idea, ma il mondo è diverso. Non sono incoerente".
C'è da dire che ha ancora quattro anni di tempo alla guida del Governo, e dunque il tempo per intervenire potrebbe esserci tutto.
Ancora più esposto forse Matteo Salvini, che nel marzo 2018, prima dell'insediamento del Governo gialloverde (Lega e Movimento Cinque Stelle) era tornato sul suo cavallo di battaglia:
“Al primo Consiglio dei ministri, se ne avremo l’occasione, punteremo a cancellare le sette accise sulle benzina perché, pare, che la guerra in Etiopia sia finita”.
In effetti sì, la guerra in Etiopia è finita. Il caro benzina, invece, purtroppo no...