Omicron e Delta viaggiano insieme, Remuzzi: "L'Italia sta vivendo due pandemie. Ne usciremo nel 2024"
Secondo l'esperto lo scenario auspicabile vedrebbe prevalere Omicron: ecco per quali motivi. E la fine della pandemia potrebbe essere nel 2024.
Omicron e Delta: il rapido incedere della prima non ha cancellato la presenza della seconda variante Covid. A tirare le fila dell'attuale situazione in Italia è Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto Mario Negri, che ha parlato di "due pandemie".
Omicron e Delta: in Italia "due pandemie"
"Adesso noi in realtà, in un certo senso, abbiamo due pandemie: una sostenuta da Omicron e l'altra ancora sostenuta da Delta. Se vivono insieme questo può rappresentare un ulteriore problema, possono esserci delle preoccupazioni in più".
L'esperto ha spiegato anche quale potrebbe essere lo scenario auspicabile:
"Se Omicron riuscisse a vincere la corsa contro le altre varianti si potrebbe pensare di arrivare almeno all'immunità di una parte sostanziale della popolazione. Se Omicron riuscisse a spuntarla, infatti, dal momento che la malattia che provoca è meno severa, allora forse riusciremo a vedere la discesa della curva nel giro di qualche settimana. L’espansione rapidissima di Omicron che sovrasti Delta non sarebbe in sé una cattiva notizia".
Remuzzi fa chiarezza, inoltre, sulla questione relativa all'immunità di gregge:
"Se le cose andranno in un certo modo, è vero che potremmo raggiungere un'immunità del 95%", tuttavia perché sia un'immunità di gregge bisognerebbe essere certi che il virus non muterà più e che non abbiamo contatti con persone che vengono da altri Paesi".
A fronte della situazione attuale l'esperto ipotizza una data che potrebbe essere ragionevolmente indicata come termine della pandemia:
"Se vogliamo parlare di tempi dobbiamo tener conto che dovremo prendere delle precauzioni almeno per un paio di anni".
Riferendosi al termine del 2024, individuato tempo fa in una ricerca pubblicata sulla rivista Nature, Remuzzi si è detto "convinto che, più ci avviciniamo e più ci rendiamo conto che quella previsione era probabilmente realistica".
E poi c'è Deltacron...
Mentre nel nostro Paese convivono due pandemie, a Cipro la presenza in simultanea di Delta e Omicron ha generato "Deltacron", nel Paese si segnalano già 25 casi. A dirlo è l'agenzia Bloomberg, che cita Leondios Kostrikis, professore di scienze biologiche all'Università di Cipro e capo del Laboratorio di biotecnologia e virologia molecolare:
“Attualmente ci sono co-infezioni Omicron e Delta e abbiamo scoperto che questo ceppo è una combinazione di queste due varianti", ha detto Kostrikis.
Non possiamo dire se il nuovo ceppo sia più contagioso, più virulento, più letale e neppure se sarà in grado di "scalzare" Omicron, che oramai è diventata prevalente in tutto il mondo. Quel che si sa è che le sequenze dei 25 casi di Deltacron sono state inviate a Gisaid, il database internazionale che traccia i cambiamenti del virus, per approfondire gli studi.