Indagine lampo

Molotov contro al Consolato Usa di Firenze: fermato 22enne. "Torinese" accoltellatore a Parigi: non è terrorismo

Di famiglia giordana, ma nato in Toscana, gli inquirenti sono convinti che sia un lupo solitario. Problemi psichiatrici invece dietro l'episodio di questa mattina alla Gare de Lyon

Molotov contro al Consolato Usa di Firenze: fermato 22enne. "Torinese" accoltellatore a Parigi: non è terrorismo
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Molotov contro il Consolato degli Stati Uniti d'America di Firenze: in poco meno di 48 ore gli investigatori dell’Arma e della Digos sono riusciti a identificare, a rintracciare e fermare un giovane di 22 anni, nato a Firenze, di famiglia giordana.

Fermato un 22enne: avrebbe fatto tutto da solo

Secondo la Dda fiorentina ha fatto e inviato inviato lui anche il video di rivendicazione alla sede Rai Toscana, al programma Report e al quotidiano online Firenzetoday. Perquisita la sua casa, in provincia di Firenze, e trovato il giubbotto nero che avrebbe indossato la notte del blitz.

Gli inquirenti sono convinti che abbia fatto tutto da solo: un lupo solitario, insomma (anche la comunità islamica fiorentina era convinta che non fosse entrato inazione un palestinese).

Scattata la rete d'allerta europea

E' stata comunque per due giorni allerta massima dopo l'attentato avvenuto nella sede di via Lungarno Amerigo Vespucci nella notte tra mercoledì e giovedì.

Il video di rivendicazione in arabo con sottotitoli in italiano ("Colpiremo altre 49 volte") ha fatto scattare la rete d'allerta europea, anche a seguito di un episodio avvenuto nei giorni scorsi in Svezia, dove è stata trovata una bomba davanti all'ambasciata israeliana.

L'Italia non è mai stata un bersaglio particolarmente "sensibile". Ma l'allerta senza dubbio è alta. A inizio ottobre, quando era iniziata la guerra, gli obiettivi sensibili erano stati monitorati, ma non era successo praticamente nulla. La speranza è che la situazione rimanga tale.

Molotov contro il Consolato Usa a Firenze

Gli ordigni sono esplosi sulla strada senza raggiungere l'edificio attorno alle 4 della notte tra mercoledì 31 gennaio e giovedì 1 febbraio 2024. La zona è videosorvegliata e proprio dalle immagini delle telecamere gli investigatori hanno iniziato le indagini. Dai fotogrammi scandagliati è saltato fuori il primo indiziato del lancio delle due bottiglie incendiarie: un giovane vestito completamente di nero.

Gli ultimi aggiornamenti intanto riguardano una presunta rivendicazione da parte di Hamas, con un video in lingua araba spedito alla Rai di Firenze. Le immagini sono in questo momento esaminate dalla Digos.

Presunta rivendicazione di Hamas

Il video in cui Hamas rivendicherebbe il lancio delle molotov al consolato americano è come detto in lingua araba con sottotitoli in italiano. Tra le scritte apparirebbe anche la dicitura Hamas. Nel video si annuncerebbero inoltre nuovi gesti nelle prossime ore, il lancio delle bottiglie incendiarie sarebbe soltanto il primo episodio di una escalation.

La Procura nel frattempo ha già aperto un’inchiesta per l’ipotesi di reato di atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi. Il video sarebbe stato girato martedì 30 gennaio 2023 e la voce fuoricampo annuncerebbe l'inizio della serie di azioni terroristiche dopo  24 ore. Nelle immagini si vedono di notte il lungarno e la sede del consolato americano.

Le telecamere hanno ripreso un uomo

Un uomo tutto vestito di nero, dai pantaloni alla felpa fino al giubbotto. Questi gli abiti indossati da chi ha lanciato due molotov verso il consolato americano. Come raccontato da Il Corriere Fiorentino, le telecamere di video sorveglianza visionate dalle forze dell'ordine, mostrerebbero un giovane col cappuccio ma col volto scoperto.

Subito dopo il lancio, l'autore sarebbe fuggito in direzione Santa Maria Novella. Le due bottiglie incendiare lanciate da via Palestro sono finite sull'asfalto ma l'obiettivo sarebbe stato centrare una delle finestre del consolato. Il rumore e le fiamme hanno destato l'attenzione degli agenti della sicurezza privata, sono stati loro infatti a dare l'allarme.

"Torinese" accoltellatore a Parigi: non è terrorismo

E questa mattina, sabato 3 febbraio 2024, alla Gare de Lyon di Parigi un 32enne del Mali ha accoltellato tre persone, una guardia di sicurezza e due viaggiatori.

Si tratta di Sagou Gouno Kassogue, un rifugiato che nel 2019 aveva ottenuto il permesso di soggiorno a Torino e risulta residente a Montalto Dora, in provincia del capoluogo piemontese, anche se di fatto si era trasferito in Francia dal giugno 2023.

Ma non si tratta di terrorismo: affetto da problemi psichiatrici (risulta sia stato paziente di un Centro di igiene mentale in provincia di Torino), oltre a una patente italiana è stato trovato in possesso anche di farmaci per curare questo genere di patologia.

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