il sottosegretario costa

Mascherine al chiuso: da maggio verso l'obbligo solo sui mezzi pubblici

E sulla quarta dose: "Potrebbe essere impiegata anche solo per gli over 80".

Mascherine al chiuso: da maggio verso l'obbligo solo sui mezzi pubblici
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Con le restrizioni cadute in parte con aprile e la road map di altri allentamenti a partire da maggio, rimane solo il tema delle mascherine al chiuso in bilico. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha anticipato che una decisione sarà presa dopo Pasqua, e il Paese (e pure gli esperti) si divide su chi vorrebbe l'abolizione totale del principale "simbolo" della pandemia e chi invece vedrebbe di buon occhio un atteggiamento più prudente. Ma il sottosegretario Andrea Costa apre al passaggio da obbligo a raccomandazione.

Mascherine: da maggio solo una raccomandazione?

Il sottosegretario lo ha detto a Rainews24, spiegando che il Ministero sta valutando l'abolizione dell'obbligo in alcuni luoghi chiusi:

"Credo che siano le condizioni per trasformare l’obbligo di mascherine al chiuso in una raccomandazione. Anche se togliessimo l’obbligo, sono convinto che molti cittadini continueranno a indossare le mascherine se lo ritengono opportuno".

Insomma, il passaggio da fase pandemica a fase endemica sembra pronto, anche se i contagi non accennano a diminuire, per colpa dell'elevatissima contagiosità di Omicron e delle sotto-varianti. Ma a far sperare per il futuro è il fatto che le ospedalizzazioni rimangono stabili e il sistema sanitario sembra poter reggere, anche con l'arrivo della bella stagione.

Dove resteranno obbligatorie le mascherine

Ci sono alcuni luoghi dove però le mascherine potrebbero rimanere obbligatorie. Costa ha parlato dell'opportunità di prolungare la norma soprattutto sui mezzi del trasporto pubblico, particolarmente affollati soprattutto nelle ore di punta. E dunque potenziali veicoli di contagio. Potrebbe però decadere l'obbligo di indossare la Ffp2, passando alla chirurgica.

Al vaglio, invece, altre situazioni: cinema, teatri, locali e luoghi di lavoro.

Sulla quarta dose

Sulla quarta dose del vaccino anti-Covid invece il pensiero è piuttosto cauto:

"Si è espressa l'Ema e attendiamo che si esprima l'Agenzia italiana del farmaco Aifa, ma è ragionevole pensare che possa essere prevista una quarta dose per i più anziani over 80. Questa è però una scelta che la politica farà sulla base delle evidenze scientifiche".

Sempre in tema di vaccini, Costa ha invitato "i quattro milioni di italiani non ancora vaccinati a effettuare il ciclo vaccinale".

"Anche per quanto riguarda la nuova variante Xe, valuteremo gli scenari e eventuali nuove varianti, ma oggi grazie alla responsabilità dei cittadini siamo di fronte al 92% di italiani vaccinati e questo ci fa affrontare con serenità maggiore i prossimi mesi".

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