La parola a chi ne capisce

L'intelligenza artificiale ci farà estinguere? Secondo chi ne capisce c'è solo un 5% di possibilità

Il 68% degli esperti ritiene che lo sviluppo futuro dell'intelligenza artificiale avrà più esiti positivi che negativi

L'intelligenza artificiale ci farà estinguere? Secondo chi ne capisce c'è solo un 5% di possibilità
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Nuovi (ipotetici) scenari apocalittici profetizzati per l’avvento dell’intelligenza artificiale? Pare proprio di no. Il 68% degli esperti ritiene che lo sviluppo futuro dell'intelligenza artificiale avrà più esiti positivi che negativi, ma questo non significa che questi ultimi debbano essere sottovalutati. C’è però uno sparuto 5% di possibilità, secondo alcuni intervistati, che il mezzo diventi incontrollabile al punto da causare l’estinzione umana.

AI: il parere degli esperti

Un gruppo di ricercatori delle università di Oxford e di Berkeley ha coinvolto in uno studio 2778 esperti del settore tech, allo scopo di fare quanto più possibile chiarezza sul futuro dell'intelligenza artificiale e sull'impatto che questa avrà sulla società.

Del resto i dibattiti sul tema hanno fatto notizia, a partire dalla famosa lettera firmata da un migliaio di imprenditori (un numero esiguo di scienziati) ed informatici che chiedevano uno stop di sei mesi allo sviluppo dei sistemi “più potenti di GPT-4” al fine di “sviluppare e implementare una serie di protocolli di sicurezza condivisi per la progettazione dell’intelligenza artificiale per assicurarsi che i sistemi che a essi aderiscono siano sicuri oltre ogni ragionevole dubbio”.

Adesso Elon Musk e il fondatore di ChatGPT invocano "cautela" con l'intelligenza artificiale
Elon Musk

Fra i firmatari anche Elon Musk, presenza che ha lasciato quantomeno destabilizzati considerando che il core business dell’uomo più ricco del mondo si basa su AI e che il tycoon fosse fra i fondatori di Open AI insieme a Sam Altman.

Perché l'inventore dell'intelligenza artificiale Chat GPT è stato licenziato (e chi ha preso il suo posto)
Sam Altman

Stando, invece, a quanto riportato nel documento, ben il 68% degli esperti ritiene che lo sviluppo futuro dell'intelligenza artificiale avrà più esiti positivi che negativi, ma questo non significa che questi ultimi debbano essere sottovalutati. Di converso quasi la metà dei professionisti intervistati, infatti, sostiene che ci sia il 5% di possibilità che l'AI diventi tanto incontrollabile da causare l'estinzione umana.

Preoccupazioni che, va chiarito, molti scienziati e informatici hanno spento sul nascere o qualificato come mera fantascienza. Fra questi autorevoli pragmatici spicca il nome di Andrew Ng, ex responsabile dell’intelligenza artificiale di Google, che ha invitato a non “filosofeggiare” su scenari ascientifici e più legati a superstizioni e retaggi psicologici.

“Sebbene le previsioni degli esperti di AI non debbano essere considerate come una verità oggettiva, possono fornire un importante tassello del puzzle”, hanno commentato i ricercatori, sottolineando l'utilità della visione fornita dai professionisti coinvolti nello studio.

Attenzione alla disinformazione

Il tema sul quale, invece, sono quasi tutti concordi è il rischio della diffusione incontrollata di fake news e immagini realizzate appositamente per ingannare i cittadini.

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Memorabile l'esperimento del finto arresto di Trump, o del nostrano "finto funerale di Berlusconi".

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