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L'imprenditore del marmo (da 76 milioni all'anno) sugli incidenti sul lavoro: "Se si fanno male è perché sono deficienti"

Ira dei sindacati che annunciano uno sciopero proprio davanti alla sua azienda. La terribile frase durante un fuorionda con Report

L'imprenditore del marmo (da 76 milioni all'anno) sugli incidenti sul lavoro: "Se si fanno male è perché sono deficienti"
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Parole che pesano come macigni, soprattutto in un Paese come l'Italia dove gli incidenti sul lavoro, anche di natura mortale, sono il pane quotidiano.

"Se si fanno male è perché sono deficienti, gli incidenti che ci sono stati negli ultimi dieci anni, mi dispiace dirlo, ma purtroppo la colpa è sempre stata dell'operaio. Che ci fai? Lo picchi? Ma se di qua non ci devi passare e mi vai sotto lì…, dì chi è colpa? Mia o tua? Non fan niente. Se ti devi legare per stare sopra lassù e non ti leghi…".

Queste le frasi pronunciate da Alberto Franchi, presidente della Franchi Umberto Marmi, durante un fuorionda della trasmissione Report andata in onda su RaiTre domenica 21 aprile. Parole che hanno fatto infuriare i sindacati e gli operai, scatenando una polemica risoltasi con uno sciopero di tutto il comparto marmo di Carrara indetto per mercoledì 24 aprile alle ore 9 con concentramento proprio davanti alla stessa azienda.

L'imprenditore: "Se gli operai si fanno male è perché sono deficienti"

Tanto furbo, anche lui, non pare esserlo, nel momento in cui spara giudizi tanto lapidari davanti ad una troupe di giornalisti. Ma tant'è.

Come racconta Prima Firenze, le parole agghiaccianti dell’imprenditore del marmo, presidente e amministratore delegato della Franchi Umberto Marmi che fattura 76 milioni di euro all’anno, sono state mandate in onda dal programma Report di Rai 3 condotto da Sigfrido Ranucci, che ha riaperto la nuova stagione televisiva realizzando un servizio su Carrara legato all’estrazione del marmo. Franchi mentre parlava con il giornalista di Report, Bernardo Iovene, non sapendo forse che la troupe stava registrando ha dato la sua personale versione sugli incidenti in cava:

"Ora è all’ennesima potenza la questione. Ora qui proprio non fanno niente – queste le parole di Franchi mandate in onda da Report –. Qua si fanno male perché sono deficienti, gli incidenti che ci sono stati negli ultimi dieci anni, mi dispiace dirlo, ma purtroppo è colpa dell’operaio. Che fai lo picchi? Ma se di qua non ci devi passare e mi vai sotto lì e mi vai a rutere di chi è colpa, mia o tua? Non fan niente. Se ti devi legare per stare sopra lassù e non ti leghi cioè…o sto qui come un cecchino…Nel caso ci stiamo come un cecchino…". E, alla domanda di Iovene "quindi lavorano buono e guadagnano molto", interviene il presidente di Confindustria Matteo Venturi, che è di fianco a Franchi e dice "dai non far passare sto messaggio Albi", così Franchi risponde "ma no, è chiusa la cosa adesso…È la verità".

I sindacati sul piede di guerra

"Parole gravissime, inaccettabili, che però non ci stupiscono più di tanto perché da anni denunciamo l’atteggiamento di molti datori di lavoro del marmo, atteggiamento predatorio dal punto di vista estrattivo e caratterizzato spesso dal mancato riconoscimento dell’oggettiva pericolosità del lavoro, in un settore in cui il valore aggiunto arriva a dei livelli altissimi. Invece che di queste dichiarazioni farneticanti, servirebbe una redistribuzione della ricchezza più equa, sia verso i lavoratori sia verso il territorio circostante. Solo così si può garantire la sostenibilità estrattiva, a tutela del lavoro e dell’ambiente. Mercoledì saremo in piazza a Carrara". Così Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana.

morti bianche
Morti sul lavoro

A fargli eco è stato poi Nicola Del Vecchio, Segretario generale Cgil Massa Carrara.

"Quando Report mi ha intervistato sulle cave non avrei mai pensato che dopo di me Alberto Franchi pronunciasse quelle parole. Ieri guardando l’anticipazione prima, e l’intera puntata poi, sono rimasto sconcertato, impietrito davanti allo schermo. Non riesco ancora a credere a quello che ho sentito, mi sembra davvero incredibile e indecente che chi vive da nababbo come Franchi, che fattura più di tutti, 76 milioni di euro, si permetta persino di definire deficienti, quei lavoratori che gli consentono tutto ciò. Come è possibile che in un Paese dove quotidianamente ci sono infortuni e morti sul lavoro, un imprenditore pronunci quelle parole?!. Siamo a pochi giorni dal disastro nella centrale idroelettrica di Suviana che ha provocato 7 morti, a poche ore dalla morte di un ragazzo di 23 anni a Montepulciano, a poche settimane dalla tragedia di via Mariti a Firenze, 5 morti e 3 feriti. Franchi dovrebbe sapere bene che quello lapideo è uno dei settori con più alto tasso di infortuni, ma voglio citare anche le malattie professionali. Ascoltare dalla sua voce che accade perché gli operai sono deficienti è un insulto a chi in questi anni nelle cave è mortoè rimasto infortunato e si è ammalato. È uno sfregio alle loro famiglie e ai loro colleghi che hanno assistito a quella che è una vera e propria strage".

Le parole di FILLEA-FILCA-FENEAL TOSCANA:

"Ormai da anni le nostre Federazioni hanno intrapreso una vera e propria battaglia a difesa di sicurezza, occupazione e salario, per noi principi fondamentali per un lavoro dignitoso. Il rispetto della vita viene prima di tutto. Sono per noi INACCETTABILI le gravi affermazioni emerse nel corso della trasmissione da parte imprenditoriale : lasciano dentro un senso di amarezza e forte preoccupazione, suscitando indignazione nel rispetto delle vittime e di quelle famiglie che hanno perso un parente, un amico, un collega sul luogo di lavoro. Parlare di sicurezza vuol dire, almeno per le nostre Federazioni, fare una battaglia comune: sentir dire che la causa degli infortuni è la “deficienza” degli stessi lavoratori è INACCETTABILE. Ci auguriamo che si tratti di dichiarazioni isolate rispetto alle quali il resto del mondo imprenditoriale dovrebbe prendere immediata distanza.

Il commento della sindaca Serena Arrighi:

"Rispetto per i morti, rispetto per i lavoratori, rispetto per Carrara. Le parole di Alberto Franchi a Report sono inaccettabili perché offendono tutta la comunità carrarese e per questo vanno condannate nella maniera più ferma possibile - ha scritto la prima cittadina di Carrara su Facebook - . Di fronte ad affermazioni tanto arroganti è bene ricordare una volta di più che: è grazie al sudore, alla fatica e al sacrificio dei nostri cavatori che il marmo di Carrara è famoso nel mondo; è grazie al sudore, alla fatica e al sacrificio dei nostri cavatori che quella lapidea è l’economia trainante del nostro territorio; è grazie al sudore, alla fatica e al sacrificio dei nostri cavatori che è possibile che ci siano pochi in grado di accumulare enormi ricchezze in cambio di piccole ricadute. Quella di una più equa ridistribuzione dei profitti del marmo è una delle sfide più importanti che ci attendono e mi aspetto che tutti siano pronti a collaborare".

Furlan: "Interrogazione parlamentare"

Sdegno anche dalla senatrice dem Annamaria Furlan, che annuncia un'interrogazione parlamentare a seguito delle parole di Franchi.

Qualche numero

Franchi li qualifica come "deficienti". La cronaca come morti bianche. Sono vittime di un sistema teso sempre più alla speculazione: scatole cinesi di subappalti, spesso e volentieri dove il tema della sicurezza - poco redditizio - è ricordato soltanto nei proclami (politici e aziendali).

Morti bianche

I dati, a fine febbraio 2024 (che non possono essere che drammaticamente cresciuti) parlavano di 181 morti sul lavoro, in soli due mesi dall'inizio del nuovo anno. Secondo alcune stime provvisorie dell'Inail, vi sarebbe una morte bianca (circa) ogni 8 ore. 

Commenti
Beppe

Ha ragione, ho visto rimuovere dispositivi di sicurezza per lavorare meglio o più velocemente.

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