Il disastro della centrale

Suviana: l'elenco dei lavoratori che erano nella centrale al momento dell'esplosione

In corso le ricerche dei dispersi, ma non ci sono speranze. Tra i feriti uno è grave ed è in Terapia intensiva

Suviana: l'elenco dei lavoratori che erano nella centrale al momento dell'esplosione
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Il bilancio è tragico, e si aggrava col passare del tempo. L'esplosione alla centrale idroelettrica di Suviana (Bologna) sta monopolizzando l'attenzione del Paese in queste ore. I Vigili del fuoco sono al lavoro per recuperare i dispersi, anche se le speranze di trovarli vivi sono praticamente nulle. Nella tarda mattinata di giovedì 11 aprile 2024 sono stati trovati due corpi, ancora non recuperati e identificai.

Strage di Suviana: chi sono gli operai coinvolti, i morti

Sette i lavoratori che sono morti e che sono stati identificati:

  • Petronel Pavel Tanase, 46 anni, residente a Settimo Torinese
  • Mario Pisani, 74 anni, residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto)
  • Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra, nel Messinese
  • Adriano Scandellari, 57 anni, dipendente della Enel Green Power, è padovano, residente a Mestre.
  • Alessandro D'Andrea, il più giovane, 37 anni, originario di Pontedera (Pisa), lavora per la Voith di Cinisello Balsamo e vive a Gessate (Milano)
  • Paolo Casiraghi, 59 anni milanese, è dipendente della ditta Abb
  • Vincenzo Garzillo, napoletano di 68 anni, dipendente di Lab Engineering.

    Vincenzo Garzillo

 

Petronel Pavel Tanase

Adriano Scandellari
Paolo Casiraghi
Alessandro D'Andrea

I feriti

Cinque, invece, i feriti.

  • Nicholas Bernardini di Gaggio Montano, 25 anni
  •  Jonathan Andrisano, 35enne di Castiglione dei Pepoli
  • Leonardo Raffreddato, 42 anni, della frazione Trasserra di Camugnano
  • Sandro Busetto, 59 anni, che ha ustioni di livello 2-3 sul 40% del corpo.

Le condizioni più gravi sono quelle di Andrisano, ricoverato in Terapia intensiva al Sant'Orsola di Bologna. Qui il punto del direttore della Terapia intensiva sulle sue condizioni.

Bernardini se l'è cavata con qualche ustione alle mani ed è già tornato a casa. Il padre ha spiegato che è molto scosso (naturalmente) e che si è coperto il volto con una maglia, che ha impedito che respirasse il fumo conseguente all'esplosione.

Tra gli scampati alla tragedia anche Pierfrancesco Firenze, che nel momento dell'esplosione si trovava all’esterno e per questo si è salvato insieme a due colleghi.

 

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