Le parti intime del David di Michelangelo su una borsa francese: "Offesa", parte la denuncia
La direttrice della Galleria dell'Accademia Cecilie Hollberg: "Le bancarelle sono già piene di simili merci di cattivo gusto"
Non c'è pace per il David di Michelangelo. Una nuova polemica vede protagonista la celebre statua conservata nella Galleria dell'Accademia di Firenze.
Un marchio di lusso francese, la Longchamp, mette, infatti, l'immagine delle parti intime del David su una sua borsa di prossima uscita senza l'autorizzazione dell'Accademia e la direttrice Cecilie Hollberg annuncia che farà causa.
Le parti intime del David su una borsa francese
In principio fu un'agenzia di viaggi che usava abusivamente il David per le sue pubblicità, più di recente è stato il turno di una casa editrice che ha messo in copertina il busto di Michelangelo sovrapposto a quello di un modello.
Questa volta è un colosso francese ad appropriarsi indebitamente dell'immagine simbolo del Rinascimento, stampando su una borsa di prossima uscita le parti intime del capolavoro michelangiolesco senza chiedere alcuna autorizzazione nonostante il divieto categorico sancito anche dal Tribunale (l'ultima volta due settimane fa) che ha riconosciuto l’esistenza del diritto all’immagine dei beni culturali come espressione dell’identità culturale della nazione.
"Sono stati consigliati male e informati peggio ancora - così una tranchant Cecilie Hollberg - Le bancarelle sono già piene di simili merci di cattivo gusto. Comunque sia, abbiamo ovviamente già intrapreso le vie giuridiche: è un'offesa alla bellezza del capolavoro di Michelangelo".
Secondo il marchio francese invece la trovata sarebbe un modo ironico per "esprimere con divertita leggerezza la forza creativa che da sempre anima a Firenze" in occasione della riapertura di una boutique in città. Longchamp ha fatto sapere che sta considerando la questione con la dovuta attenzione e urgenza e di essere al lavoro per fornire a breve una risposta ufficiale.
Le ultima disavventure del "povero" David
Ricordate la preside della Tallhassee Classical School, in Florida, licenziata dopo una lezione di storia dell’arte durante la quale aveva mostrato il David di Michelangelo giudicato “pornografico” da alcuni genitori?
Perfetto. Si sa che gli americani sono parecchio strambi, sotto molteplici punti di vista... e pazienza. Il problema è che adesso saltan fuori anche gli scozzesi a perdere la brocca: l'interpretazione sul tema - l'oggetto è sempre la statua del David di Michelangelo - in questo caso passa per un manifesto affisso in metropolitana.
Il ristorante italiano “Barolo” di Glasgow ha, infatti, pensato bene di utilizzare l'iconica opera per promuoversi, mostrando il David con una fetta di pizza in mano.
"It doesn’t get more italian (Non potrebbe essere più italiano di così)".
Ma la metropolitana scozzese ha fatto rimuovere il tutto: le parti intime scolpite nel marmo da Michelangelo nel 1500 secondo loro sono "pornografia".
L'agenzia incaricata dal locale di ideare la campagna marketing alla fine l'ha risolta con una faccia di bronzo (o di marmo) che Salomone, levati: ha "tagliato" la statua, mostrandola soltanto dalla vita in su. Beh, meglio della prima proposta tutto sommato, ovvero coprire le parti "hot" non con la classica stellina, ma con una bandiera italiana...
CONTINUA: Il David di Michelangelo è "porno", preside licenziata e Firenze insorge. Il sindaco le dà un premio