INCREDIBILE MA VERO

Il David di Michelangelo è "porno", preside licenziata e Firenze insorge. Il sindaco le dà un premio

Quanto accaduto sta facendo il giro del mondo e non potevano mancare le reazioni perplesse da Firenze

Il David di Michelangelo è "porno", preside licenziata e Firenze insorge. Il sindaco le dà un premio
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Una vicenda bizzarra che sta diventando tremendamente seria. Perché non solo sta rapidamente facendo il giro del mondo, ma perché sta provocando reazioni sdegnate a Firenze e una sorta di vera e propria insurrezione sulle rive dell'Arno.

Perché di sentir dire che il David di Michelangelo è "pornografico", i fiorentini proprio non ne vogliono sapere. E anche il sindaco Dario Nardella è intervenuto, dichiarando che darà un premio alla docente.

Il David, la preside e il "porno"

Le vivaci proteste che in queste ore arrivano dal capoluogo della Toscana sono raccontate dal portale Prima Firenze.

Come detto, si tratta di una vicenda bizzarra che sta diventando virale. Del resto, che gli americani siano gente un po' strana non è un mistero.

Non spiegarsi così quanto accaduto in questi giorni in Florida dove una preside è stata licenziata dalla sua scuola per aver mostrato il David di Michelangelo ai suoi studenti.

Michelangelo censurato negli Usa

Nello stato americano infatti il David di Michelangelo è stato definito pornografico da alcuni genitori.

Così, la preside della Tallahassee Classical School, è stata di fatto costretta a licenziarsi perché rea di aver mostrato la scultura a ragazzini di 11-12 anni.

Un genitore, addirittura si è detto sconvolto.

Le spiegazioni della scuola

La preside, Hope Carrasquilla, ha spiegato ai giornali e alle autorità locali che la situazione era "più complicata di così"perché il protocollo abituale è quello di inviare ai genitori una lettera prima che agli studenti vengano mostrate opere d'arte classiche.

A causa di "una serie di problemi di comunicazione", la lettera non sarebbe però stata inviata ai genitori di prima media, e alcuni si sono lamentati, ha detto la dirigente della scuola.

Michelangelo "porno", Firenze non ci sta

Come prevedibile, non sono tardate ad arrivare le reazioni nemmeno in casa nostra.

"Roba da medioevo, sindaco e consolato intervengano", ha detto Emanuele Cocollini (Gruppo Centro), vice presidente vicario del Consiglio comunale.

Un commento ancor più articolato dove il rappresentante dell'Assise fiorentina ha illustrato tutte le sue perplessità:

"La preside Hope Carrasquilla della Tallahassee Classical School in Florida si è dimessa questa settimana dopo le proteste di alcuni genitori per aver mostrato, durante una lezione sull'arte rinascimentale a studenti di prima media, il David di Michelangelo. Secondo i genitori scandalizzati, e purtroppo anche per i suoi superiori nel consiglio scolastico, l'immagine del David sarebbe 'pornografia'. Crediamo si tratti di una vicenda grave, che richiede l'intervento immediato del sindaco e della console USA a Firenze".

"Altro che porno, è regressione culturale"

"Classificare come pornografia l'arte di Michelangelo significa una regressione culturale inaccettabile, degna della peggiore censura di stampo islamico, un qualcosa che ci riporta dal 2023 direttamente nel medioevo. Occorre agire, da Firenze dove il David viene ammirato ogni giorno da migliaia di persone, direttamente su quella scuola perché la preside venga reintegrata. Sarebbe bello e utile se, nell'occasione, un esperto di storia dell'arte, perché no il nostro vice ministro ai Beni Culturali Vittorio Sgarbi, facesse una lezione a quelle bambine e quei bambini per spiegare loro il vero significato del David e rendergli chiaro di come rappresenti alcuni dei valori fondanti della nostra civiltà".

Il premio del sindaco

Tra le tante voci di protesta anche quella del sindaco Nardella.

"Un’insegnante della Florida è stata costretta a licenziarsi per aver mostrato agli studenti le foto del David di Michelangelo: scambiare l’arte per pornografia è semplicemente ridicolo. Inviterò personalmente l’insegnante a Firenze per darle un riconoscimento a nome della città. L’arte è civiltà e chi la insegna merita rispetto".

 

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