Illusione ottica

Le immagini del ponte crollato, ricostruito e già "malconcio" in Piemonte

Non è la prima volta che immagini allarmanti fanno il giro del Web e che Anas è costretta a metterci una pezza.

Le immagini del ponte crollato, ricostruito e già "malconcio" in Piemonte
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Erano le 14 del 3 ottobre 2020 quando crollava il ponte sul fiume Sesia fra Romagnano e Gattinara, che separa le province di Novara e Vercelli, in Piemonte.

Il datato manufatto collassava sotto i colpi di un maltempo incessante, aprendosi letteralmente in due.

Il ponte crollato

Sono passati quasi due anni e a collegare le due sponde c'è da poco più di 6 mesi un nuovo ponte... che però a una prima occhiata sembra già malconcio in maniera preoccupante.

Il nuovo ponte

Ponte crollato, ricostruito e già "malconcio" in Piemonte

Colpa della siccità, che facendo ritirare il Sesia ai minimi termini, ha "spogliato" le fondazioni dei plinti, che appaiono in effetti "nude" e apparentemente non in ottime condizioni.

Ma come, se è nuovo?

Un evidente paradosso sul quale è dovuta intervenire l'Anas, spiegando che è tutto regolare:

In merito alla segnalazione – si legge in una nota dell’agenzia nazionale strade – e alle immagini riportate online che raffigurano le pile del ponte bailey inaugurato il 6 dicembre 2021 per ripristinare la circolazione lungo la statale 142 “Biellese” tra Romagnano Sesia e Gattinara, precisiamo che non si ravvisa alcuna anomalia: tali immagini mostrano la porzione fuori terra delle fondazioni, così come realizzate secondo progetto esecutivo e che risultano particolarmente visibili dall’alveo. La parte fuori terra delle fondazioni, nei periodi di secca del fiume, si evidenzia in modo più significativo. Le pile costruite in alveo sono state infatti realizzate su pali infissi nel sottostante substrato roccioso che adempiono in maniera efficiente al sostegno dell’impalcato".

Insomma, una "illusione ottica" per i bagnanti che usano il Sesia per vincere un po’ la calura di questa estate bollente, tanto che qualcuno ha scattato delle foto, poi finite sui social. “Sarà tutto normale?” è la domanda più ricorrente di questi giorni e alcuni utenti sulla pagina Facebook del gruppo “Gattinara e Romagnano per il ponte” segnala perfino delle insolite vibrazioni.

Come racconta Prima Novara, per chi ha progettato ed eseguito i lavori la struttura è in grado di resistere tranquillamente anche se la quota dell’alveo dovesse scendere ulteriormente:

"L’intero sistema di fondazione – conclude la nota – in accordo con gli studi idraulici, è stato dimensionato per resistere, in condizioni eccezionali di piena, anche ad un eventuale scalzamento rispetto all’attuale quota di fondo alveo".

Anas costretta a tranquillizzare i timori "social"

Non è la prima volta che immagini allarmanti fanno il giro del Web e che Anas è costretta a metterci una pezza. Come nel maggio scorso a proposito del viadotto Passignano, lungo il raccordo autostradale Perugia-Bettolle, in Umbria.

Auto passano sopra il ponte con una mega crepa (che però non è una crepa)

Solo un effetto ottico la crepa grande come una casa che squarcia in due il ponte: nel video che ha reso immediatamente virale sui social la notizia si vedono auto e furgoni che passano sopra ignari e vengono i brividi immaginando che hanno rischiato la vita, perché poteva crollare tutto da un momento all'altro.

E invece non è così, seppur di fronte a immagini che paiono incontrovertibili. Anas ha spiegato che il giunto strutturale che unisce due travate del viadotto è fatto proprio così ed è del tutto normale! E' stato realizzato all’epoca della costruzione dell’opera secondo una tecnica costruttiva prevista dal progetto ed è sempre stato così.

Il viadotto da un'altra angolazione
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