il chiarimento

Lavoratori senza Green pass? Nelle aziende con meno di 15 dipendenti possono essere sostituiti

Si tratta di una sostituzione a tempo determinato. Non è possibile licenziare i lavoratori sprovvisti di carta verde.

Lavoratori senza Green pass? Nelle aziende con meno di 15 dipendenti possono essere sostituiti
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Le aziende con meno di 15 dipendenti potranno sostituire - con contratti a termine  - i  lavoratori che dal 15 ottobre non saranno dotati di Green pass. Era uno dei punti "oscuri" del decreto che ha stabilito l'obbligatorietà del certificato verde per i dipendenti del settore pubblico e privato approvata nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri.

Lavoratori senza Green pass sostituibili quando...

Nelle aziende con meno di 15 dipendenti, le nuove norme consentono al datore di lavoro di sostituire  il lavoratore sprovvisto di Green pass. Non si tratta di un licenziamento (è stato più volte chiarito che non sarà possibile interrompere il rapporto lavorativo in assenza del certificato), ma di una sostituzione a tempo determinato. Lo disciplina l'articolo 3 del decreto:

"Dopo il quinto giorno di mancata presentazione (…) il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni, e non oltre il termine del 31 dicembre 2021".

QUI IL TESTO COMPLETO DEL DECRETO  

La richiesta di Confesercenti

Subito dopo l’ok al decreto, arrivata giovedì 16 settembre 2021, nche Confesercenti aveva chiesto  chiarezza sulle norme che regolano sospensioni e sostituzioni nelle attività con quindici dipendenti o meno, sottolineando  la misura rischiava di creare difficoltà nell’organizzazione del lavoro, compromettendo la prosecuzione stessa dell’attività soprattutto per le realtà più piccole. A quel punto, nei giorni successivi, era arrivato il chiarimento da parte dell'Esecutivo.

Le sanzioni

Ricordiamo che sia per i lavoratori privati che per quelli pubblici sono previste multe da 600 a 1.500 euro. In entrambi i casi non è previsto il licenziamento ma la sospensione dello stipendio, che per il settore privato scatta dal primo giorno di assenza, mentre per il pubblico dal quinto.

Corsa ai vaccini

Intanto, in attesa dell'entrata in vigore del decreto - operativo dal 15 ottobre - in molti hanno deciso di prenotare la  prima dose di vaccino. Nei primi tre giorni post-decreto, infatti, le prenotazioni sono cresciute sino al 40%. 

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