Lavapiatti chiede di essere pagata, il datore di lavoro la prende a calci (e lei filma tutto)
I fatti si sono svolti in uno stabilimento di Soverato, in Calabria. La ragazza ha sporto denuncia.
Beauty David ha 25 anni, è una ragazza di origine nigeriana che vive a Soverato, in Calabria. E che in queste ore è diventata suo malgrado "famosa" per una terribile vicenda che l'ha coinvolta. La ragazza si è presentata nello stabilimento balneare dove lavorava come lavapiatti stagionale per chiedere il pagamento delle sue spettanze e per tutta risposta è stata presa a calci dal titolare. Ma lei stava filmando tutto quanto.
Chiede di essere pagata, presa a calci e pugni
La vicenda è stata resa nota e rilanciata sui social dal gruppo "Il pagamento? Poi vediamo. Osservatorio sullo sfruttamento in Calabria", che ha rilanciato il video. Che come sempre accade in questi casi è diventato virale.
Nel filmato la ragazza chiede al titolare dello stabilimento balneare dove sono i suoi soldi. La risposta del datore di lavoro è:
"Non ti preoccupare, ci sono gli avvocati e adesso arrivano i carabinieri, qui è casa mia".
Ma la cosa va oltre, con la giovane che viene spintonata e presa a pedate. Beauty nelle ore seguenti ha sporto denuncia presso i Carabinieri.
Le reazioni
Il video, naturalmente, ha fatto scalpore ed è stato rilanciato da più parti, da politici e cittadini.
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Ferma condanna è arrivata anche dalla segreteria regionale della Filcams Cgil Calabria.
"Quello che a noi pare chiaro è che questo episodio è frutto di una cultura del disprezzo di ciò che è pubblico, delle leggi e dei contratti di lavoro. Questa situazione ha dei responsabili, naturalmente, poiché nonostante le denunce chi deve occuparsi di far rispettare le regole si gira sempre da qualche altra parte. È indecente vivere in un Paese dove chi lavora subisce ancora certi trattamenti. La Calabria ed il turismo non decolleranno mai se la sua economia continuerà ad essere fondata sul lavoro nero, su imprenditori casalinghi che non pagano le tasse e non rispettano i contratti di lavoro. La Filcams Cgil Calabria - conclude l’organizzazione sindacale - sta cercando di contattare questa lavoratrice, alla quale va la nostra totale solidarietà, per chiederle il mandato a rappresentarla ed assisterla in tutte le sedi per ottenere ciò che le spetta. A lei dovranno essere riconosciuti tutti i suoi diritti calpestati da gente che non merita di occupare un bene pubblico".
La replica
"Il titolare del lido Mare Nostrum, dove è avvenuto il fatto, ha invece sostenuto di avere già pagato la ragazza e attraverso una nota dei suoi legali ha dato la sua versione dei fatti:
"Il titolare del lido Mare Nostrum, affranto e dispiaciuto dell'accaduto, intende respingere con fermezza le ignobili accuse rivolte nei suoi confronti; pur dando atto della reciproca animosità dell'episodio ripreso dalla ex dipendente, deve darsi parimenti contezza di quanto effettivamente accaduto prima delle riprese.
L'ex dipendente si era portata all'interno dei locali, sedendosi al centro sala, da diverse ore e nonostante già regolarmente remunerata a mezzo bonifico, impediva, in buona sostanza il regolare svolgimento dei servizi di balneazione e ristorazione, e con ingiustificata fermezza reiterava, urlando, la infondata pretesa di pagamento in verità già assolta. Ci si vedeva costretti ad allertare il 112 che tuttavia ritardava per altre ragioni di servizio.
Nel tentativo di spostarle la sedia ci si accorgeva che la stessa, nel chiaro tentativo di precostitursi una prova, con l'utilizzo del telefono cellulare stava videoregistrando l'episodio e, nella concitazione del momento e sfiancato dai rifiuti dell'ex dipendente ad allontanarsi dai locali, il Pirroncello sollecitava l'ex dipendente ad interrompere le riprese con il telefono, che finiva in terra. Ne scaturiva un'aggressione della ragazza nei confronti del titolare del local
La vicenda mediatica, con argomentazioni evidentemente distorte, rispetto alle quali ci si riserva di agire nelle opportune sedi, ha devastato il titolare, che oltre all'evidente danno economico è stato raggiunto da insulti e minacce per le quali si è reso necessario sporgere querela".
Il precedente
Un caso simile si era verificato poche settimane fa in Liguria. A Riva Trigoso una donna di 40 anni si era presentata in un ristorante in cui aveva lavorato per chiedere di essere pagata, ma era stata aggredita dai titolari ed era finita in ospedale. E la vicenda è finita con due denunce: una della donna al titolare dell'attività e una del titolare alla ex cameriera.
Una situazione che potrebbe ripetersi anche in questo caso dato che nel filmato il datore di lavoro parlava di avvocati e Carabinieri.