L'autovelox da 200 multe al giorno (preso a fiondate) non è omologato: sanzioni annullate
Prima di Fleximan, un pensionato veronese lo aveva danneggiato con fionde e biglie di metallo
Era uno degli autovelox più "cattivi" e contestati d'Italia, capace di elevare oltre duecento multe al giorno. Ma ora tutti quei verbali rischiano l'annullamento. Il rilevatore di velocità di Torri del Benaco (Verona) non è omologato. Lo ha certificato la giudice Valeria Licata. E il collega Franco Guidoni ha decretato l'annullamento delle sanzioni.
Torri del Benaco, l'autovelox non è omologato
L'autovelox del contendere è sulla Gardesana, in provincia di Verona, capace in pochi mesi di sanzionare oltre 14.000 automobilisti che avevano superato il limite dei 50 chilometri orari sulla strada dove era piazzato, in località Pai.
Inevitabili, erano piovuti ricorsi al Giudice di pace. Numerosi automobilisti - spalleggiati da Adiconsum e Altvelox - avevano protestato contro l'autovelox "killer". E ora si scopre che manca la prova dell'omologazione, ma c'è soltanto quella dell'approvazione, come scrive nel dispositivo la giudice Licata.
Autovelox non omologato, cosa succede ora
A questo punto, tutti gli automobilisti sanzionati potranno richiedere - basandosi su questa sentenza - l'annullamento della multa. Ma anche chi ha già pagato potrebbe richiedere un rimborso di una multa a questo punto illegittima.
Festeggia l'associazione Altvelox, che invita anche il ministro dei Trasporti Matteo Salvini a fare un brindisi sul luogo dell'autovelox, con riferimento alle recenti dichiarazioni del vicepremier contro i rilevatori di velocità "per fare cassa".
L'automobilista che l'aveva colpito con una fionda
Prima di Fleximan c'era stato lui. Un pensionato che nel gennaio 2023, dopo aver ricevuto due multe dal famigerato autovelox di Torri del Benaco, si era "armato" di fionda e biglie metalliche. L'uomo, un pensionato di 59 anni della provincia di Verona, dopo aver preso due multe aveva deciso di farsi "giustizia" da solo, danneggiando il rilevatore di velocità.
Identificato dai Carabinieri, in casa sua i militari avevano trovato la ricevuta dell’acquisto di una confezione di sfere d’acciaio analoghe a quelle utilizzate per compiere il danneggiamento. A togliere ogni dubbio poi era stato lo stesso pensionato che aveva ammesso le sue colpe, dichiarando di aver perso la testa per le due multe prese, ma di essersi subito pentito.