In Irpinia

La frana sotto i piloni e il video dei Tir che passano sul viadotto

In molti si sono chiesti come mai quella strada non sia stata ancora precauzionalmente chiusa.

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La frana sotto i piloni e il video dei Tir che passano sul viadotto

Non ce le leveremo mai dalla testa quelle immagini del Ponte Morandi di Genova. Ed è per questo che quando si parla di viadotti pericolanti, ci si accappona subito la pelle.

Il video dei Tir che passano sul viadotto

Questo è tra l'altro particolarmente alto: lo si vede quanto drammaticamente sospese siano le vetture e i camion che ci passano sopra.

 

Sotto invece una frana sta correndo alla base di almeno due piloni e in molti si sono chiesti come mai quella strada non sia stata ancora precauzionalmente chiusa.

Il viadotto si trova a Camposele, in Irpinia, provincia di Avellino e sorregge una arteria stradale molto trafficata.

Allertata, l’Anas si è però pronunciata sulla stabilità del pilone dicendo che va bene così.

“Lungo la strada statale 691 Fondo Valle Sele – si legge in una nota – insistono diversi ponti e viadotti e nessuna di queste opere d’arte (c'è scritto proprio così, ndr) presenta criticità che possano minarne la stabilità. In particolare, nella giornata di domenica scorsa (22 gennaio), il personale di Anas ha effettuato un’ispezione sul viadotto in questione, in particolare sulla campata di scavalco alla ex SS165 in corrispondenza del km 22,200 della SS691. L’approfondimento eseguito da Anas ha interessato sia la parte inferiore che quella superiore dell’impalcato, oltre alle fondazioni delle pile, evidenziando smottamenti localizzati di tipo superficiale dei terreni sottostanti due delle pile dell’opera – le cui strutture sono fondate su pali di fondazione profondi – non connessi in alcun modo con la stabilità del viadotto, poiché tali fenomeni (occorsi per effetto di ‘ruscellamenti’ dovuti alle insistenti e abbondanti piogge dell’ultimo periodo) avevano coinvolto soltanto i terreni vegetali superficiali, non interessando nessun elemento di fondazione del viadotto, né causando cedimenti sulle strutture”.

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