La sentenza ufficiale

Juventus penalizzata: tolti 10 punti in classifica per il caso plusvalenze

Il Club bianconero passa dal secondo posto a 69 punti al settimo a 59 punti. La qualificazione in Champions League appare quasi impossibile

Juventus penalizzata: tolti 10 punti in classifica per il caso plusvalenze
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Dopo lunghi mesi di indagini e processi alla fine la Corte federale d'Appello, nell'udienza di questa mattina, lunedì 22 maggio 2023, si è espressa sul caso Juventus-plusvalenze. I giudici hanno deciso di penalizzare nuovamente il Club bianconero togliendogli 10 punti in classifica. Una decurtazione tale per cui, a due giornate dalla fine del campionato, la squadra di mister Massimiliano Allegri rischia fortemente di non qualificarsi alla prossima Champions League.

Caso plusvalenze: tolti 10 punti in classifica alla Juventus

La sentenza ufficiale, dopo l'udienza che si è tenuta questa mattina, lunedì 22 maggio, dalle 10,07 alle 12,50 con le parti collegate da remoto, è arrivata verso le 20,16. La Corte federale d'Appello ha dato responso positivo alla nuova richiesta avanzata da Giuseppe Chinè, capo della Procura federale: la Juventus è stata penalizzata con una decurtazione di 10 punti in classifica in merito all'inchiesta Prisma.

"La corte federale d'Appello proscioglie dalle incolpazioni ascritte i sigg.ri Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano e irroga alla società F.C. Juventus S.p.A. la sanzione della penalizzazione di punti 10 (dieci) in classifica, da scontare nella corrente stagione sportiva".

La Corte d'Appello, dopo che il Collegio di Garanzia dello Sport aveva confermato le inibizioni per i quattro dirigenti Andrea Agnelli, Fabio Paratici, Federico Cherubini e Maurizio Arrivabene, era chiamata a motivare la rilevanza della posizione degli altri sette ex dirigenti coinvolti: Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli-Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano. Per loro il Procuratore Chiné aveva chiesto 8 mesi di inibizione.

Si è trattato della terza volta in cui il secondo grado della giustizia sportiva discuteva il caso: la prima, il 27 maggio 2022, si era chiusa con il proscioglimento di tutti i club coinvolti a iniziare dai bianconeri per l'impossibilità di stabilire un reale parametro di valutazione economica di un giocatore; la seconda, invece, il 20 gennaio 2023 alla luce dei nuovi elementi emersi dall'inchiesta Prisma di Torino, con la penalizzazione di 15 punti al club e le inibizioni ai dirigenti. I punti in classifica erano stati poi restituiti dopo il verdetto del Collegio di Garanzia del Coni che aveva accolto il ricorso della società bianconera.

Il processo odierno si è aperto con una requisitoria di quasi un'ora del capo della Procura federale, tornato a guidare l'accusa dopo essere stato assente davanti al Collegio. Quindi è stata ascoltata la difesa Juve - con gli avvocati Bellacosa, Sangiorgio e Tortorella - che dovrebbe puntare in particolare sull’interpretazione della parola “afflittività” (non necessariamente collegata alla perdita della Champions) e sulla "discontinuità" degli attuali vertici societari rispetto a quelli coinvolti nell'indagine. I giudici, totalmente cambiati rispetto a quelli del -15 del 20 gennaio scorso, prima di sentenziare si sono riuniti in camera di consiglio.

L'udienza del secondo filone innanzi al tribunale federale nazionale della Figc che vede la Juventus deferita per la manovra stipendi è stata fissata al 15 giugno.

Il commento della Juventus sulla sentenza

A seguito della sentenza della Corte d'Appello, la Juventus attraverso i suoi canali ufficiali, ha commentato così il -10 in classifica:

"Juventus Football Club prende atto di quanto deciso poco fa dalla Corte d’Appello della FIGC e si riserva di leggere le motivazioni per valutare un eventuale ricorso al Collegio di Garanzia presso il CONI. Quanto statuito dal quinto grado di giudizio in questa vicenda, iniziata più di un anno fa, suscita grande amarezza nel club e nei suoi milioni di tifosi, che, in assenza di chiare regole, si trovano oltremodo penalizzati con l’applicazione di sanzioni che non sembrano tenere conto del principio di proporzionalità".

Francesco Calvo, CFO del Club bianconero, nel pre-partita di Empoli-Juventus, invece, ha dichiarato:

"Le prime impressioni sono negative. Non siamo soddisfatti, il fatto che la decisione sia arrivata nel prepartita ce lo aspettavamo, non ci tocca. Fare altri commenti adesso non ha molto senso, usciremo con un comunicato stampa a breve".

Juventus, a rischio la qualificazione in Champions League

Dopo la sentenza della Corte d'Appello, che ha tolto 10 punti in classifica al Club bianconero, i margini di qualificazione alla prossima Champions League per la Juventus si fanno particolarmente ridotti.

A due giornate dalla fine del campionato, infatti, la squadra di mister Massimiliano Allegri passa dal secondo posto a 69 punti, al settimo posto a 59 punti, a pari punto con la Roma che però è avanti negli scontri diretti. Con sei punti ancora in palio, la Juventus per andare in Champions League dovrebbe vincere i prossimi due turni contro Milan e Udinese, sperando ovviamente che le dirette avversarie facciano un passo falso.

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