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Il vaccino antinfluenzale riduce anche il rischio di Covid fino al 14%

 L'antinfluenzale “allena” il sistema immunitario che in caso di contatto con il coronavirus si attiva con una maggiore risposta antivirale.

Il vaccino antinfluenzale riduce anche il rischio di Covid fino al 14%
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Una buona notizia per tutti coloro che si sono vaccinati contro l'influenza stagionale: l'antinfluenzale sembra ridurre il rischio di infezione dal Covid-19 del 14%. Nel caso in cui avvenga il contagio, inoltre, si avrà una riduzione dei sintomi e dell'infiammazione generale e un recupero più rapido.

Questo è quanto emerso da uno studio pubblicato su Vaccines e annunciato al congresso nazionale della Società italiana di gerontologia e geriatria.

Vaccino antinfluenzale riduce il rischio Covid

Gli esperti stanno analizzando gli effetti del vaccino antinfluenzale contro il Sars-Cov-2 dallo scorso inverno, in uno studio osservazionale che ha coinvolto Italia, Spagna, Israele e Stati Uniti.

"Questo risultato probabilmente è dovuto alla cosiddetta trained immunity, il fenomeno per cui dopo una vaccinazione di qualsiasi tipo c'è un incremento della risposta immunitaria in caso di contatto con un altro agente patogeno" ha spiegato il presidente della Sigg Francesco Landi.

In sostanza l'antinfluenzale “allena” il sistema immunitario che in caso di contatto con il coronavirus si attiva con una maggiore risposta antivirale. Una scoperta che non fa che confermare e rafforzare la raccomandazione del Ministero della Salute di aderire alla somministrazione sia del vaccino antinfluenzale sia di quello anti-Covid. Soprattutto per anziani e fragili.

Aumento dei vaccinati contro l'influenza

"Nel 2020 la vaccinazione antinfluenzale ha registrato un incremento dell'11% e speriamo che lo stesso accada quest'anno, per raggiungere l'obiettivo del 75% di copertura negli over 65 e ridurre l'impatto dell'influenza" ha detto Stefania Maggi, dell'Istituto di Neuroscienze del Cnr di Padova.

E' bene ricordare che ogni anno l'influenza colpisce il 40-50% dei soggetti a rischio, tra cui gli anziani, e in media è responsabile di 8.000 decessi. Il virus aumenta di 10 volte il rischio di infarto e di 8 volte quello di polmonite. Oltre il 60% dei ricoveri per influenza si concentra tra gli over 65. E se volete andare sul sicuro, per una protezione davvero totale, gli esperti indicano anche altri due vaccini fondamentali negli over 65: l'anti-pneumococcica e l'anti-Herpes Zoster. Lo pneumococco è la causa più comune di polmonite fra gli anziani ed è letale nel 20-40% dei casi. L'Herpes Zoster (o Fuoco di Sant'Antonio) è causato invece dalla riattivazione del virus della varicella, frequente soprattutto dai 50 anni in poi.

Quando si valuta l'opportunità, o meno, si sottoporsi al vaccino contro l'influenza stagionale va rammentato inoltre che la tregua vissuta lo scorso anno - dove sostanzialmente il classico male di stagione era scomparso per via di lockdown, distanziamento e misure anti Covid - non è destinata a ripetersi nella stagione influenzale 2021-2022 in cui si è già registrata un'incidenza doppia rispetto al 2019.

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