Scandalo concorsi

Il professor Galli a Cartabianca: "Sono tranquillo, accuse inconsistenti"

"Diventare un personaggio pubblico ha una serie di contro e pochi pro". E anche Crisanti lo difende.

Il professor Galli a Cartabianca: "Sono tranquillo, accuse inconsistenti"
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Si dice "tranquillo" (e si mostra tale) Massimo Galli, in collegamento nella serata di ieri, martedì 5 ottobre 2021, con Bianca Berlinguer e il suo "Cartabianca". Il noto infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano e professore - a pochi giorni dalla pensione - risulta fra i docenti indagati per l'indagine Laurus, coordinata dalla procura di Milano su presunte iscrizioni e nomine irregolari per un episodio di turbativa e falso ideologico.

"L'avviso di garanzia mi è stato consegnato quando la notizia era già su tutti i giornali. Francamente sono tranquillo, non ci vedo niente di particolare in quello che mi viene contestato, mi sembra non ci sia consistenza. Ho messo tutto in mano al mio avvocato."

Galli dopo le accuse: "Sono tranquillo"


"Diventare un personaggio pubblico ha una serie di contro e pochi pro, per quanto mi riguarda" ha confessato il professore e primario a Berlinguer, riferendosi alla vicenda giudiziaria che lo coinvolge. Galli è fra i 33 indagati per un’inchiesta su concorsi truccati all’università.

La conduttrice chiede se ci fossero stato avvisaglie di qualunque natura:

"Nessuna avvisaglia di nessun tipo. I concorsi sono tutti avvenuti nell'arco del 2020, in piena pandemia. Ero già diventato un personaggio pubblico? Lo dica lei...Credo di aver sempre privilegiato i criteri meritocratici nella mia vita, forse anche questo diventa scomodo. Credo di poter stare tranquillo, ovviamente sto aspettando che l'atto d'accusa sia un po' più specifico. Quello che ho letto non mi porta particolare preoccupazioni", ribadisce.

Le accuse

Nella mattinata di mercoledì 5 ottobre 2021, i carabinieri del NAS di Milano hanno denunciato in stato di libertà 33 persone, tra cui 24 docenti universitari di importanti Atenei delle province di Milano, Pavia, Torino, Roma e Palermo. Fra gli indagati anche Galli che - in qualità di professore all'Università degli Studi di Milano, "dipartimento di scienze biomediche e cliniche" al Sacco, e di direttore del reparto di malattie infettive - avrebbe "turbato" con "promesse e collusioni", in concorso col dg della Asst Fatebenefratelli-Sacco Alessandro Visconti e la collega Manuela Nebuloni, la procedura per assumere a tempo determinato "quattro dirigenti biologi" per favorire in particolare "due candidate".

L’indagine, avviata nel marzo 2018, su segnalazione di irregolarità nella gestione delle iscrizioni a numero chiuso alla facoltà di Medicina ed Odontoiatria dell’Università Statale di Milano, ha ad oggetto più episodi di condizionamento delle assunzioni pubbliche di docenti ordinari ed associati - ma anche di assistenti e dirigenti ospedalieri – secondo criteri non meritocratici, ma volti a favorire specifici candidati tramite la preventiva “profilazione” dei bandi di concorso sul prescelto da favorire, ed anche grazie alla puntuale scelta di compiacenti membri delle commissioni concorsuali.

Sostegno pubblico da Crisanti

A tendere la mano al collega milanese, esponendosi pubblicamente, è Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova:

"Non posso commentare le indagini e la vicenda, perché non conosco il concorso e le persone coinvolte, ma ho una grande stima professionale di Massimo Galli. É una persona di grande integrità, come ho potuto constatare di persona, e la mia opinione su di lui non cambia, Spesso gli elementi d’accusa emersi in fase di indagini preliminari vengono poi smentiti in fase dibattimentale. Posso solo dire che la mia stima per Galli rimane intatta".

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