Il negoziante che per contrastare il caro bollette... abbassa i prezzi
Succede a Como: Sicuramente è un momento difficile per tutti ma l’impressione è che in molti stiano approfittando di questo periodo per far lievitare i prezzi mentre, invece, bisognerebbe darsi una mano a vicenda".
Sul caro bollette ne abbiamo viste e sentite di ogni. Soprattutto per quanto riguarda le attività: dai negozianti che hanno esposto le bollette sulle vetrine, a quelli che le hanno bruciate in piazza, sino a quelli che hanno spiegato in vari modi il motivo dell'aumento dei prezzi. Da Como arriva però una vicenda del tutto opposta: un commerciante che... abbassa i prezzi.
Il negoziante che per contrastare il caro bollette... abbassa i prezzi
Lui è Marco, e da tempo ha un'attività di vendita di abbigliamento vintage. E negli ultimi giorni ha affisso un cartello in vetrina "contro" il caro bollette:
“Con l’aumento vergognoso e pilotato di luce e gas, mi vedo costretto ad abbassare i prezzi di vendita. Certo che capirete…”.
Un messaggio in controtendenza
Un messaggio decisamente in controtendenza rispetto agli aumenti vertiginosi dei prezzi in tutti i settori legati al caro bollette.
“Sicuramente è un momento difficile per tutti ma l’impressione è che in molti stiano approfittando di questo periodo per far lievitare i prezzi mentre, invece, bisognerebbe darsi una mano a vicenda. Ci sono città che, nelle difficoltà, si riappropriano della propria identità mentre a Como mi pare valga più la regola del vieni, ti spenno e te ne vai”.
Da qui, la voglia di fare una scelta diversa:
“Il mio vuole essere un modo ironico per invitare le persone a cambiare mentalità. I miei prezzi sono gli stessi da anni e non mi sogno di aumentarli proprio adesso ma mi piace osservare le persone che si fermano a leggere il mio cartello e ascoltare quello che pensano. Diciamo che sono come un’astronave aliena atterrata in via Volta per osservare i comportamenti dei comaschi e chissà che cambi qualcosa”.
Le proteste
Negli ultimi mesi, invece, molti altri commercianti avevano organizzato altre forme di protesta. Una tra i primi era stata la pizzeria del Cremonese che aveva messo un cartello in vetrina spiegando perché aveva dovuto alzare il prezzo della margherita a 10 euro con tanto di amletico dilemma:
"Rischiare di passare per ladro o fallire?"
Era poi stata la volta delle bollette in vetrina, sino al cartello shock, con tanto di manichino impiccato:
"E' arrivata la bolletta"
In altre occasioni, poi, i commercianti si erano riuniti, come successo ad esempio a Napoli e Bologna, dove si sono ritrovati per bruciare le bollette in piazza.