Il film Armageddon è realtà: sonda della Nasa ha deviato un asteroide
L'impatto col corpo celeste è stato seguito in diretta grazie al nanosatellite LiciaCube dell'Agenzia Spaziale Italiana, creato nei laboratori torinesi di Argotec.
A chiunque ritenesse Armageddon frutto dell'immaginazione cinematografica, oggi si può ben ricredere. Sia chiaro, nulla a che vedere con lo scenario apocalittico del film di Michael Bay, però le dinamiche dell'ultima missione spaziale della Nasa lo ricordano molto da vicino. Nella notte, infatti, la sonda Dart ha fatto la storia deviando, per la prima volta, la traiettoria di un asteroide grosso quando uno stadio. Un test, documentato dal satellite italiano LiciaCube, il cui obiettivo era quello di mettere a punto un preciso sistema di difesa planetaria.
Sonda Dart devia la traiettoria dell'asteroide Dimorphos
Per prima cosa lasciamo parlare le immagini nelle quali è testimoniata anche tutta la felicità dei tecnici della Nasa al momento dell'impatto.
SONDA DART IMPATTA L'ASTEROIDE - IL VIDEO:
IMPACT SUCCESS! Watch from #DARTMIssion’s DRACO Camera, as the vending machine-sized spacecraft successfully collides with asteroid Dimorphos, which is the size of a football stadium and poses no threat to Earth. pic.twitter.com/7bXipPkjWD
— NASA (@NASA) September 26, 2022
All'1,15 italiana di stanotte, martedì 27 settembre 2022, la Nasa ha fatto di nuovo la storia, in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Italiana. La sonda Dart, scagliata nello spazio profondo per deviare la traiettoria dell'asteroide Dimorphos, ha portato a termine il suo obiettivo, testimoniato dalle immagini live ricevute dal nanosatellite LiciaCube dell'Asi, creato nei laboratori torinesi della Argotec.
L'avvicinamento al grandissimo asteroide è stato seguito in diretta a partire da un'ora prima dell'impatto: quello che inizialmente era un lontanissimo puntino bianco, piano piano si è fatto sempre più grosso, fino a mostrarsi in tutto e per tutto nella sua superficie frastagliata, fatta di rocce scure e ricche di composti minerali, il cui diametro è di 160 metri, grande quindi quanto uno stadio di calcio. La sonda Dart della Nasa ha colpito l'asteroide ad una velocità di 24mila km/h, sprigionando un'energia pari a tre tonnellate di tnt, mentre in tutto avveniva addirittura a 14 milioni di chilometri dalla Terra.
La felicità dell'Agenzia Spaziale Italiana
Allo stesso modo in cui i tecnici della Nasa sono esplosi in un boato di felicità, anche nei laboratori della Argotec è stata grande gioia.
ESULTA L'AGENZIA SPAZIALE ITALIANA - IL VIDEO:
☄️ IMPACT! So hard to explain the emotion we felt watching Dart impacting Dimorphos.
We were been waiting this moment for 10 months.
Now it's @LICIACube 's turn.
Go, LICIA 🚀
Thanks to our guest Giorgio Saccoccia, President @ASI_spazio @mediainaf @DavidAvinoIT pic.twitter.com/AQJAUsTWHV— Argotec (@Argotec_Space) September 26, 2022
Nella missione Dart, quindi, c'è stato anche il nostro zampino. Tutte le fasi dell'impatto della sonda contro l'asteroide Dimorphos sono state seguite nei minimi dettagli grazie al nanosatellite LiciaCube dell'Asi.
"E' stato un impatto spettacolare - ha detto all'ANSA Simone Pirrotta, responsabile della missione LiciaCube per l'Asi - La tecnologia di puntamento denominata SmartNav della sonda Dart ha funzionato alla perfezione. Qui a Torino abbiano seguito con emozione la fine della missione Nasa, con la consapevolezza che nel frattempo il nostro piccolo reporter stava documentando un momento storico: la prima volta che il genere umano modifica lo stato orbitale di un corpo celeste".
La buona riuscita della missione, un test effettuato su un corpo celeste che non rappresentava un pericolo per la Terra, ha permesso di valutare la capacità del sistema di difendere il nostro pianeta da asteroidi potenzialmente minacciosi in caso di impatto nell'atmosfera.
Armageddon è realtà
Quelli che hanno preceduto l'impatto con l'asteroide sono stati veri e propri attimi concitati, seguiti col fiato sospeso. Quando gli informatici della Nasa hanno confermato che la missione si era conclusa con successo, l'esplosione di gioia è stata inevitabile, proprio come avvenuto nel celebre film Armageddon.
La pellicola cinematografica di Michael Bay del 1998, con protagonisti Bruce Willis, Ben Affleck, Steve Buscemi, Billy Bob Thorton e Liv Tyler, nonostante presenti uno scenario più apocalittico, ricorda molto da vicino quanto accaduto questa notte.
Il direttore della Nasa, Dan Truman (Billy Bob Thorton), entra in stato di allerta quando un'improvvisa pioggia di meteoriti distrugge lo Space Shuttle Atlantis in orbita attorno alla Terra, insieme al satellite che gli astronauti stavano riparando. In seguito delle meteore cadono su un'area che va dalla Finlandia alla costa orientale degli Stati Uniti, distruggendo anche una parte di New York.
Ben presto gli scienziati scoprono che un enorme asteroide, della grandezza dello Stato del Texas, si dirige verso la Terra e la colpirà entro 18 giorni con conseguenze catastrofiche. L'unica soluzione è trivellare l'asteroide e poi farlo saltare con una bomba nucleare collocata al suo interno. Per l'incarico Truman recluta e addestra l'esperto di trivellazione petrolifera Harry Stamper (Bruce Willis) e i suoi uomini, tra cui il giovane A.J (Ben Affleck), quest'ultimo non in buoni rapporti con Harry perché innamorato di sua figlia Grace (Liv Tyler).