Il Covid torna a far paura: sale curva dei contagi nel Nordest
Tra Padova e Trieste focolai in alberghi, scuole, terme e case di riposo (anche con utenti vaccinati con la terza dose).
Il Covid rialza la testa, e lo fa nel Nordest. Che i casi siano in aumento in tutta Italia (e anche di più negli altri Paesi europei) è cosa assodata, ma nuovi focolai si stanno verificando soprattutto in Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Il virus rialza la testa: sale la curva dei contagi nel Nordest
Come racconta Prima Padova, nelle ultime settimane a Padova si è verificata un'impennata dei contagi, passati dagli 80 di metà settembre agli odierni 120. Un cluster in particolare si è verificato nella zona delle Terme (Abano in particolare) dove al momento ci sono 7 alberghi con diversi casi di positività importati da turisti già infettati. I positivi sono in tutto 36.
Anche nelle scuole della zona si stanno verificando numerosi casi: sono 34 le classi in quarantena e 51 quelle tenute sotto osservazione.
La festa per le nozze che si trasforma in focolaio
Altro mini-cluster a Torreglia, originato da una festa per le nozze d'oro. Nonostante fossero tutti vaccinati, quattro 70enni, tre uomini e una donna, sono ricoverati in terapia intensiva all'ospedale di Padova.
Undici i casi positivi totali a seguito del pranzo, di cui quattro risultano secondari, ovvero contagiati in seguito a un contatto indiretto con chi ha partecipato (43 persone in totale).
Boom nelle case di riposo (con ospiti vaccinati con tre dosi)
Boom di positivi anche nella casa di riposo di Conselve, dopo al momento ci sono 60 ospiti positivi a cui si aggiungono otto operatori e dieci Oss (in attesa di molecolare). Altri casi sporadici si sono registrati i strutture a Padova e nell'alta padovana. Gli ospiti della Rsa avevano ricevuto pochi giorni prima della positività la terza dose.
"Riteniamo che l'ultima inoculazione non avesse ancora fatto in tempo a dispiegare i suoi effetti protettivi", hanno spiegato in merito a quest'ultima specifica dall'Ulss6 Euganea.
L'impennata di casi in Friuli
Se il Veneto piange, il Friuli non ride. Il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi, ha infatti parlato di numeri ancora in crescita a seguito degli assembramenti per le manifestazioni di Trieste.
"Il focolaio localizzato dopo le manifestazioni dei giorni scorsi continua ad aumentare: dai 93 casi positivi di tre giorni fa, oggi siamo a quota 140; di questi, 5 persone hanno dovuto ricorrere al ricovero ospedaliero".
L’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità spiega che in una settimana, in Friuli Venezia Giulia, l’incidenza dei nuovi casi ogni 100mila abitanti è raddoppiata, arrivando a quota 96,53/13. Le terapie intensive degli ospedali nella regione sono occupate al 10%, i reparti ordinari al 6%, contro una media nazionale del 5 e del 4%. Viene così raggiunta la soglia di occupazione dei posti letto nei reparti di terapia intensiva ritenuta critica per il passaggio da zona bianca a zona gialla, fissata appunto al 10%.
Trieste blindata
Il prefetto del capoluogo, Valerio Valenti, ha già annunciato il divieto, fino al 31 dicembre 2021, di manifestazioni in piazza Unità, teatro di molte delle recenti proteste.
“Il diritto alla salute è un bene primario e prevale nel bilanciamento degli interessi sul diritto a manifestare. Non si deve reprimere il diritto all’espressione alla propria manifestazione, ma comprimerlo, limitarlo e condizionarlo alla luce delle evidenze scientifiche che abbiamo registrato. E’ un’operazione non semplice. L’andamento del contagio è legato agli eventi più recenti, come cortei e manifestazioni che si sono ripetuti nelle scorse settimane a Trieste. Ci riuniremo come comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica, mi appresto a firmare il provvedimento secondo cui piazza Unità d’Italia non possa essere teatro di manifestazioni di protesta fino al 31 dicembre. Siete liberi di non vaccinarvi, ma lasciate vivere gli altri”
Sulla questione si è scatenata anche l'ira del presidente della Regione Massimiliano Fedriga:
“Basta idiozie! La gente non si cura perché qualche pagliaccio va a raccontare menzogne e a spaventare. Il vaccino c'è, funziona, ha pochissime controindicazioni e non è sperimentale. Non si può tornare a mesi fa".