PRIMA CREMONA

I compiti di terza media sono perfetti. Per forza, li ha fatti l'intelligenza artificiale. Ma il prof è più furbo...

E' successo in una terza media di Cremona, dove l'AI ha sostituito i "bigliettini". Ma quando gli studenti sono stati interrogati è emerso il bluff

I compiti di terza media sono perfetti. Per forza, li ha fatti l'intelligenza artificiale. Ma il prof è più furbo...
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Quei compiti in classe erano perfetti, troppo perfetti. E il professore si è insospettito. Così ha interrogato i suoi studenti sui medesimi argomenti e li ha beccati impreparati. E i compiti, dunque? Li avevano fatti... con l'intelligenza artificiale. Il caso in una scuola media a Cremona.

In terza media fanno il compito con l'intelligenza artificiale

Il caso è scoppiato la scorsa settimana. Dopo un compito in classe, nel weekend un docente di terza media ha iniziato a correggere. E se in un primo momento è stato piacevolmente colpito dell'ottimo livello delle prove, a un certo punto ha iniziato ad avere più di un sospetto. In quasi tutti gli scritti, 18 su 24, non c'era un errore, una sbavatura, un refuso. E il lessico utilizzato era degno di un laureato...

Insomma, qualcosa non andava proprio per niente. E così ha deciso di andare a fondo.

Interrogati, non sanno nulla

Ma come smascherare l'inganno? Semplice, con un’interrogazione sugli stessi argomenti del compito scritto. E lì è saltata fuori la verità. Niente più grammatica perfetta, niente più lessico adeguato e soprattutto nessuna conoscenza delle tematiche.

I ragazzi, infatti, non ricordavano praticamente nulla. Non avevano quasi neppure letto le domande, le hanno semplicemente inserite nella "maschera" dell'AI e copiato le risposte, convinti di farla facilmente franca.

Ma quando il professore li ha interrogati su quell'argomento che solo pochi giorni prima sembravano padroneggiare hanno fatto una figuraccia imbarazzante.

Via i cellulari a scuola

Insomma, l'evoluzione della tecnologia sembra influenzare anche la scuola. Dallo sbirciare sul foglio del compagno ai classici "bigliettini" nascosti in ogni dove siamo passati all'Intelligenza artificiale con il cellulare. Insomma, anche l'imbroglio si adegua ai tempi che corrono.

Anche se ora sarà molto più difficile farlo. Con una recentissima circolare il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha vietato l'utilizzo di qualsiasi dispositivo tecnologico (anche per la didattica) alle elementari e alle medie. Ma siamo sicuri che qualcuno che farà il furbo (o tenterà di farlo, come in questo caso) ci sarà sempre...

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