Sono il cibo del futuro?

Grilli in polvere, l'Europa dà il via libera alla vendita: si potranno usare anche per fare pane, pasta e pizza

Si attendono reazioni polemiche e sdegnate in tempi rapidissimi...

Grilli in polvere, l'Europa dà il via libera alla vendita: si potranno usare anche per fare pane, pasta e pizza
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Da tempo ce lo sentiamo dire: gli insetti saranno il cibo del futuro. Ma a pensarci bene  - soprattutto in Italia, patria del mangiar bene - vengono in brividi. Sì, perché l'ultima trovata dell'Europa è l'ok alla vendita dei grilli in polvere. Che potranno essere utilizzati anche per prodotti tipici come pane, pasta e pizza.

Mangeremo i grilli in polvere?

Sì, d'accordo, l'esemplare in questione - noto anche col nome scientifico Acheta domesticus - è ricco di proteine, ma detta così suona quantomeno strana. In realtà la commercializzazione dei grilli in passato era già stata autorizzata, anche se si trattava di insetti interi, congelati o essiccati. Questa volta è assai diverso: perché potremmo trovarci la farina di grillo un po' ovunque.

Per cosa si potranno usare: pane, pasta, pizza, cracker

Bruxelles, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale martedì 3 gennaio 2023, autorizza ora anche   la commercializzazione della polvere parzialmente sgrassata ottenuta dall'insetto, ritenuta sicura dall'Efsa, l'Autorità continentale per la sicurezza alimentare.

Ma per cosa potrà essere utilizzata? Gli impieghi sono davvero svariati e riguardano anche prodotti che non mancano sulle nostre tavole: la polvere potrà essere utilizzata "nel pane e nei panini multicereali, nei cracker e nei grissini e nelle barrette ai cereali, ma anche nelle premiscele secche per prodotti da forno, nei biscotti, nei prodotti secchi a base di pasta farcita e non farcita, nelle salse, nei prodotti trasformati a base di patate, nei piatti a base di leguminose e di verdure, nella pizza, nei prodotti a base di pasta, nel siero di latte in polvere, nei prodotti sostitutivi della carne, nelle minestre e nelle minestre concentrate o in polvere, negli snack a base di farina di granturco, nelle bevande tipo birra, nei prodotti a base di cioccolato, nella frutta a guscio e nei semi oleosi, negli snack diversi dalle patatine e nei preparati a base di carne".

Da quando si potrà trovare

Il regolamento entrerà in vigore ufficialmente il 24 gennaio 2023 e a partire da quella data sarà soltanto la  società Cricket One Co. Ltd, che aveva richiesto il via libera Ue già nel 2019,  a immettere sul mercato dell'Unione il nuovo alimento, salvo nel caso in cui un richiedente successivo ottenga un'autorizzazione per tale nuovo alimento. Si tratta di un'azienda specializzata negli insetti per uso alimentare.

Prima era stata la volta di tarme e locuste

Il grillo in polvere non è il primo insetto "autorizzato" dalla Ue. Prima era toccato alle tarme  della farina essiccate e alla locusta migratoria. I prodotti contenenti questi nuovi alimenti saranno etichettati per segnalare eventuali potenziali reazioni allergiche.

Il caso Barilla

Ai più attenti sarà certamente tornata in mente una recente polemica che aveva riguardato Barilla. A novembre la casa produttrice di pasta aveva pubblicato un  pubblicato su Fondazione Barilla in cui poneva un semplice interrogativo:

"Gli insetti sono diventati di interesse anche in Europa, come fonte di proteine ad alta qualità e a basso impatto ambientale. E tu cosa ne pensi?".

Subito era esplosa la polemica, con tanto di ipotesi di boicottaggio sui social, tanto da costringere Barilla a pubblicare una nota in cui spiegava che si trattava soltanto di una domanda, e che non c'era alcuna intenzione immediata di produrre pasta con farina d'insetti.

"Non abbiamo annunciato il lancio di nessuna pasta prodotta con farina di insetti, nemmeno abbiamo alcuna volontà o interesse aziendale in tal senso. La nostra pasta continua ad essere prodotta con grano duro 100% italiano. Mai abbiamo fatto cenno a pasta con gli insetti".

A giudicare da quanto accaduto allora, è solo questione di tempo perché si scatenino nuove feroci polemiche...

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