La farmacista che non farà più i tamponi ai non vaccinati
La scelta annunciata in televisione da parte della professionista bergamasca (che opera a Milano).
Da lunedì 8 novembre non effettuerà più i tamponi necessari all'ottenimento del Green pass ai No vax, ma farà soltanto le vaccinazioni anti-Covid. Una scelta che fa parlare quella di Cristina Longhini, farmacista bergamasca che lavora alla farmacia Ca' Granda di Niguarda, a Milano.
La farmacista che dice stop ai tamponi per i No vax
Come racconta Prima Bergamo, Cristina si è ritrovata bersaglio, insieme ai colleghi, di un crescendo di accuse e insulti gratuiti e alla fine ha detto basta: da lunedì non effettuerà più i tamponi ai No vax, ma solo le vaccinazioni anti-Covid.
Longhini 40 anni, è una consigliera del Movimento italiano farmacisti collaboratori ed è anche tra le persone che hanno fondato il comitato “Noi denunceremo”, nato per chiedere giustizia per le vittime del Covid. Cristina, infatti, è tra i familiari delle persone morte durante la prima ondata della pandemia, ha perso il padre Claudio, di 65 anni, il 19 marzo del 2020.
Insultata a lungo
Negli ultimi due mesi lei e gli altri farmacisti hanno dovuto subire le critiche e a volte gli insulti di chi ritiene il Green Pass un’imposizione e non rinuncia a esprimere le proprie considerazioni in merito ai vaccini. Ma anche di chi augura la morte ai farmacisti, o sostiene che la fotografia (che ha tristemente fatto il giro del mondo) di quei camion militari a Bergamo con le salme dei morti di Covid sia un fotomontaggio.
Da qui la decisione di dire basta, annunciata durante la trasmissione Diritto e rovescio, in onda su Rete4, replicando alle osservazioni di Enrico Montesano, diventato un vero e proprio punto di riferimento per la galassia complottista e No vax.