Rimosso V_V

Facebook passa alle maniere forti, smantellata rete No vax

La rete in Italia faceva attività di "brigading" ovvero squadrismo e prendeva di mira giornalisti, medici e politici.

Facebook passa alle maniere forti, smantellata rete No vax
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Erano una rete di molestatori seriali No vax, e fra il loro obiettivi preferiti - sui social media - c'erano medici, politici, giornalisti e opinion leader notoriamente pro vaccino. Si organizzavano per prendere di mira gli account di questi professionisti e planavano in stormo con una sequela infinita di minacce, commenti violenti, irrisioni, insulti. La chiamano shitstorm: più chiaro di così. E così Facebook è passato al contrattacco, arrivando a rimuovere il network chiamato 'V_V'.

Facebook rimuove rete No vax italiana

Affiancavano le loro vittime a svastiche e le definivano "sostenitori dei nazisti" per aver promosso i vaccini anti-Covid;  la vaccinazione obbligatoria era descritta come "dittatura sanitaria". Una vera e propria azione di 'squadrismo', "brigading", che ha portato Facebook a rimuovere in Italia il profilo No Vax chiamato 'V_V'.  Una stretta sulla sicurezza la società di Mark Zuckerberg ha intrapreso in diversi Paesi, in collaborazione con governi, polizia e altre società tecnologiche.

Il movimento anti-vaccinazione V_V

Il movimento anti-vaccinazione chiamato V_V nasce in Italia e in Francia (anche oltralpe Facebook ha calato la scure). Nel nostro Paese un'inchiesta delle Procure di Genova e Torino, legata a questo gruppo, è sfociata nei giorni scorsi in una serie di perquisizioni.

"Le persone dietro questa attività hanno fatto affidamento su una combinazione di account autentici, duplicati e falsi per commentare in massa i post di Pagine, realtà editoriali e singoli individui per intimidirli e metteli a tacere - spiegano Nathaniel Gleicher e David Agranovich, che in Meta sono a capo delle divisioni sicurezza e minacce - I nostri sistemi automatici e di revisione hanno preso provvedimenti contro i loro commenti e account, per varie violazioni dei nostri standard della community". In particolare la rete rimossa in Italia, spiega la società, faceva attività di "brigading", squadrismo, coordinandosi "per commentare in massa, postare massa per molestare o mettere a tacere altre persone".

I professionisti rammentano, però, che è Telegram la piattaforma usata maggiormente per coordinare gli attacchi.

"Continuiamo a monitorare la situazione - concludono - e prenderemo provvedimenti qualora rilevassimo ulteriori violazioni, per prevenire gli abusi sulla nostra piattaforma e proteggere le persone che utilizzano i nostri servizi".

Gravi minacce

Che il clima fosse arroventato era ormai chiaro da mesi. Il primario di Infettivologia al San Martino di Genova, Matteo Bassetti, era stato oggetto, negli scorsi mesi, di un vero e proprio agguato in strada da parte di un No vax. Il professore, in quell'occasione, aveva parlato di "situazione insostenibile" per i medici pubblicamente schierati pro vaccino. A fargli eco anche il professor Fabrizio Pregliasco che ha raccontato di  ricevere continuamente minacce, anche telefoniche.

 

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