Doppio cognome ai figli: ora toccherà al Parlamento disciplinare la materia
Per scongiurare l'effetto "moltiplicazione" probabile che sia il diretto interessato a scegliere quale cognome tenere.
La Corte Costituzionale ha decretato l'illegittimità dell'assegnazione automatica del cognome del padre ai neonati, ma ora la palla passa al Parlamento. Sarà infatti la politica a disciplinare la materia, decidendo anche in merito alle seconde e terze generazioni. Impensabile, infatti, che si possano sommare i cognomi e arrivare ad averne prima quattro, poi otto e via dicendo.
Doppio cognome ai figli: la decisione della Corte Costituzionale
La Suprema Corte mercoledì 27 aprile 2022 ha emesso un verdetto storico: illegittima l'assegnazione del cognome paterno in automatico ai figli. La sentenza ha definito "discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio la regola che attribuisce automaticamente il cognome del padre". Inoltre, i supremi giudici hanno precisato che d'ora in poi la regola sarà "che il figlio assume il cognome di entrambi i genitori nell’ordine dei medesimi concordato, salvo che essi decidano di comune accordo, di attribuire soltanto il cognome di uno dei due".
Ma ora tocca al Parlamento
In Parlamento la questione è viva da tempo, ma ancora una volta la Corte Costituzionale è arrivata prima. Ora toccherà dunque alla politica regolare alcuni aspetti della vicenda, mantenendo però i vincoli del verdetto dei giudici.
In realtà, già nel 2016 la Suprema Corte si era espressa più o meno in questo senso, dando alle coppie la possibilità di aggiungere il cognome della madre a quello paterno. Ma non si tratta di un fatto automatico (e non sono molti coloro che lo richiedono, anche semplicemente per mancanza di conoscenza del pronunciamento in questione). In mancanza di un accordo tra i genitori, poi, l'unica via rimane il ricorso al tribunale. Inoltre sino ad ora non era possibile attribuire soltanto il cognome materno.
In Senato peraltro c'è già un provvedimento che va in questa direzione e ora ci si potrebbe mettere mano seguendo le linee guida della Corte, accelerando di fatto i tempi.
La "moltiplicazione" dei cognomi
Un altro aspetto da definire sarà quello della "moltiplicazione" dei cognomi. Se infatti ciascuno dei nascituri avrà due cognomi, una volta che avrà un figlio si dovranno sommare i propri con quelli dell'altro genitore: il bimbo, dunque, finirebbe per averne quattro. E poi otto, sedici e via dicendo. Una situazione che è evidentemente impossibile da mantenere.
Una possibilità è che quando si arriva alla generazione successiva si debba far decadere un cognome con l’accordo di tutti e due i genitori e con la coerenza di mantenere la scelta per tutti i figli. Attualmente chi ha il doppio cognome può trasmetterne solo uno, a scelta: una prassi che dovrebbe essere confermata anche con questa nuova specifica.