In attesa del Governo

Divieto di fumare all'aperto: dove è già attivo

Modena anticipa tutti: da martedì 21 marzo 2023 scatta l'ordinanza del sindaco. Ma ci sono anche altri casi

Divieto di fumare all'aperto: dove è già attivo
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Mentre il Governo pensa a una stretta sul fumo, ipotizzando il divieto anche all'aperto (valido pure per le sigarette elettroniche) c'è una città che precorre i tempi. A Modena, infatti, il divieto scatterà martedì 21 marzo 2023.

Il divieto di fumare all'aperto

Nei giorni scorsi ha fatto molto discutere l'ipotesi lanciata dal ministro della Salute Orazio Schillaci di vietare il fumo anche all'aperto. Un'ipotesi su cui l'Esecutivo guidato da Giorgia Meloni sta già lavorando e che arriva esattamente vent'anni dopo la legge Sirchia, che nel 2003 vietò il fumo nei locali al chiuso.

Nel concreto, il divieto (se sarà confermato con l'attuale formula) sarà esteso a tutte le pertinenze dei locali, dunque anche ai tavolini all'aperto all'esterno di bar e ristoranti, ma anche alle fermate dei mezzi pubblici (treni, metropolitane, autobus e traghetti). Potrebbero anche sparire le aree dedicate ai fumatori negli aeroporti.

E non si tratta solo di una "stretta" nei confronti delle sigarette "classiche": il divieto varrà pure per quelle elettroniche (che oggi non sono sottoposte a limitazioni salvo per scuole e ospedali) e per il tabacco surriscaldato.

Una scelta che ha creato anche qualche frizione nella maggioranza di Governo, con il vicepremier Matteo Salvini che ha contestato la decisione.

Modena anticipa tutti

Se l'intenzione del Governo è ancora sulla carta, c'è invece una città che ha deciso di anticipare i tempi. Si tratta di Modena, dove il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha firmato un'ordinanza che vieta il fumo in alcuni luoghi all'aperto.

Il divieto di fumo nelle aree gioco per bambini all’interno dei parchi e dei giardini pubblici oltre che nelle aree adiacenti i servizi all’infanzia come nidi e centri gioco.

Ma il divieto riguarda anche le aree frequentate dai più piccoli vicino agli ingressi degli uffici pubblici, delle scuole, delle università, alle fermate del trasporto pubblico locale e nei cimiteri. E per chi viola il divieto di fumo è prevista una sanzione da 25 a 500 euro.

In particolare nelle aree limitrofe ai servizi all’infanzia oltre che alle scuole e alle università il divieto di fumo è esteso anche alle sigarette elettroniche.

Non è un caso unico

Non è però il primo caso in Italia. A Milano nel 2021 il sindaco Beppe Sala aveva promulgato un'ordinanza che vietava il fumo in alcune località e situazioni se in presenza di persone a una distanza inferiore ai 10 metri: il divieto riguarda le fermate dei mezzi pubblici, i parchi, le aree cani, i cimiteri, gli stadi e le strutture sportive, le code per accedere ai servizi comunali o ai musei. Dal 2030, poi, il divieto sarà esteso a tutti i luoghi pubblici all’aperto della città.

Ma ci sono anche altre località che hanno preso provvedimenti simili. Ad Alghero, in Sardegna è vietato fumare in spiaggia, negli specchi d’acqua fino a 20 metri dalla riva e in tutte le pinete del territorio comunale. A Napoli un’ordinanza vieta il fumo nei parchi urbani, se in presenza di lattanti, di bambini fino ai 12 anni di età e di donne in evidente stato di gravidanza.

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