Tributo al divulgatore più amato

"Dieci cose che ho imparato" di Piero Angela, la traccia della maturità 2023 che celebra l'ingegno

Ai ragazzi viene chiesto di spiegare il concetto di ricchezza immateriale e quello di distruzione creativa

"Dieci cose che ho imparato" di Piero Angela, la traccia della maturità 2023 che celebra l'ingegno
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In questa prima prova degli esami di maturità 2023, fra le varie tracce proposte, non è mancato un tributo al divulgatore più elegante e amato dagli italiani: Piero Angela e il suo scritto "Dieci cose che ho imparato".

Piero Angela fra le tracce della maturità 2023: "Dieci cose che ho imparato"

Fra le sette tracce dell'esame di italiano, la prima prova di maturità 2023, c'è anche un estratto tratto da Dieci cose che ho imparato di Piero Angela. Un testo - che rientra nelle consegne della tipologia B, testo argomentativo - che ha molto a che fare con l'idea di ingegno umano, che tanto ha appassionato il giornalista e divulgatore più amato dagli italiani, scomparso a Roma il 13 agosto 2022.

Qui una parte del testo della traccia, secondo Il Corriere della Sera:

"In questo nuovo panorama, ci sono cambiamenti che svettano maggiormente rispetto ad altri. Uno è la diminuzione del costo relativo delle materie prime e della manodopera rispetto al «software», cioè alla conoscenza, alla creatività. Questo sta succedendo anche in certe produzioni tradizionali, come quella di automobili, ma soprattutto per i prodotti della microelettronica, come telefonini, tablet, computer. Si è calcolato che nel costo di un computer ben il 90% sia rappresentato dal software, cioè dalle prestazioni del cervello. Quindi l’elaborazione mentale sta diventando la materia prima più preziosa. Uno studio della Banca mondiale ha recentemente valutato che l’80% della ricchezza dei paesi più avanzati è «immateriale», cioè è rappresentata dal sapere. Ed è questo che fa la vera differenza tra le nazioni"

Ai ragazzi viene chiesto di spiegare il concetto di ricchezza immateriale e quello di distruzione creativa, facendo anche riferimento alle loro conseguenze. Nel testo della traccia si fa infatti riferimento alla Kodak, un colosso della fotografia impattato dall'arrivo delle foto digitali al punto di aver fallito. La distruzione creativa è questo: il fatto che alcune attività obsolete vengano sostituite da altre più moderne e al passo coi tempi, comportando, con la loro scomparsa, la morte di un settore o di una tecnologia, soppiantata da qualcosa di nuovo e diverso. E arriviamo alla ricchezza immateriale, di cui Angela fu esempio con la sua straordinaria carriera e modalità di approcciare la vita: quella del sapere, dell'ingegno, della tecnologia e dello studio.

La capacità di adattarsi

Essere figlio dei propri tempi, soprattutto in un mondo che va a velocità supersonica in termini di cambiamenti professionali e sociali. Affidarsi dunque a una risorsa squisitamente umana: l'ingegno, che consente di trovare nuove vie e soluzioni che ancora non esistono. Rimanere aggiornati e conoscere, curiosare e imparare: con lo stesso spirito che ha animato Angela fino alla fine. Se fosse stato ancora in vita il volto storico di Quark ci avrebbe detto di non aver paura, per esempio, dell'intelligenza artificiale. Bensì di utilizzare le nostre capacità, il nostro ingegno, per tramutarla in risorsa e imparare a collaborare con lei. E' una questione di approccio e di prospettiva: il progresso non si ferma, saperlo convertire in opportunità è la chiave per la sopravvivenza.

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