verso la "stretta di natale"

Dalle mascherine all'aperto e sui mezzi pubblici al Green pass per andare a far la spesa: tutte le misure al vaglio del Governo

Dibattito aperto soprattutto sul tampone per i vaccinati. Le Regioni (e qualche ministro) dicono "no", ma Draghi ci pensa.

Dalle mascherine all'aperto e sui mezzi pubblici al Green pass per andare a far la spesa: tutte le misure al vaglio del Governo
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La data segnata sul calendario in rosso è giovedì 23 dicembre 2021. In quel momento la Cabina di regia convocata dal premier Mario Draghi deciderà sulla "stretta di Natale e Capodanno". Tante le questioni aperte e decidere non sarà facile, anche perché si passa da provvedimenti più soft ad altri che provocheranno sicuramente proteste e reazioni.

Cosa dobbiamo aspettarci dalla "stretta di Natale"

Decisivi saranno i dati sulla variante Omicron, e sembra proprio che Draghi voglia aspettare sino all'ultimo prima di prendere decisioni drastiche. L'unica cosa che pare scontata è il ritorno della mascherina all'aperto anche in zona bianca. Se ne parla oramai da settimane, ma questa dovrebbe essere la volta buona. Anche se in realtà molte città e Regioni hanno già fatto dei passi in anticipo. Il resto è ancora tutto da valutare. A partire dall'utilizzo della mascherina Ffp2 obbligatorio sui mezzi pubblici: una misura al vaglio che potrebbe essere presa per le tre settimane delle feste.

La riduzione del Green pass e l'estensione del Super Green pass

Altra misura che sembra molto vicina all'applicazione è la riduzione della durata del Green pass, che potrebbe passare da 9 a 7, 6 o 5 mesi. E qui però ci sono già le prime vedute discordanti all'interno dell'Esecutivo. C'è chi vorrebbe mantenere la situazione come è e chi - è il caso ad esempio del ministro Renato Brunetta - vorrebbe estendere il Super Green pass anche su tutti i posti di lavoro e pure per andare a fare la spesa al supermercato o salire sui mezzi pubblici. Difficile che la cosa passi, però, almeno con i dati che ci sono in questo momento, che posizionano l'Italia ancora in una situazione abbastanza favorevole, soprattutto se parametrata al resto d'Europa.

Un'ipotesi è anche quella di imporre il Green pass rafforzato ai lavoratori pubblici che sono a contatto con i cittadini, per poi passare gradualmente ai privati e infine agli autonomi e all'intero mondo del lavoro. Ma per questo i tempi sembrano al momento lunghi, anche se il dibattito (pure con i sindacati, che non sembrano contrari) è aperto già da tempo.

I sindaci, intanto, hanno chiesto l'estensione del Green pass per gli studenti, ma al momento il Governo non sembra pensarci.

Tamponi per vaccinati

L'ipotesi di sottoporre a tampone per gli eventi anche coloro che hanno il vaccino sta incontrando - come prevedibile - molte resistenze. Non soltanto tra coloro che sono vaccinati, ma anche nella politica. Le Regioni - e anche qualche ministro - hanno espressamente manifestato la propria contrarietà sulla base di un assunto: se si chiedesse il tampone a chi è vaccinato si rischierebbe di sconfessare tutto il lavoro fatto sinora.

Su questo punto il dibattito è molto acceso, e una decisione potrebbe arrivare proprio all'ultimo minuto.

Le misure più drastiche: lockdown e obbligo vaccinale

Non manca neppure chi vorrebbe misure drastiche, dall'obbligo vaccinale sino al lockdown per le feste. Quest'ultimo - seppur paventato - non sembra in discussione, dato che Draghi ha sempre dichiarato che la priorità è mantenere il Paese aperto. L'obbligo vaccinale è invece una carta che il premier ha nel mazzo da tempo (da quel famoso "doppio sì" detto in una conferenza stampa di settembre) e che potrebbe giocarsi se la situazione precipitasse.

 

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