Dal Papa nuovo appello per la pace: "Bisogna amare i propri nemici"
Bagno di folla per Bergoglio nel cuore dell'Islam. Il no alla "bestemmia della guerra", al rifiuto degli estranei e la preghiera perché si avviano negoziati di pace in Ucraina.

Dal Bahrein, sul golfo Persico, dove sta affrontando un viaggio apostolico (il 39esimo viaggio internazionale del suo Pontificato), Papa Francesco ha lanciato un nuovo messaggio di pace e ha ricordato le parole che Gesù disse ai suoi discepoli.
Ecco allora che con un occhio particolare alla situazione tra Russia e Ucraina e a possibili spiragli di pace, il Papa ha rilanciato:
"Dio ci chiede di amare i nemici e di spezzare la virale della vendetta. Gesù vede e soffre vedendo ai nostri giorni, in tante parti del mondo, esercizi del potere che si nutrono di sopraffazione e violenza, che cercano di aumentare il proprio spazio restringendo quello degli altri, imponendo il proprio dominio e limitando le libertà fondamentali, opprimendo i deboli".
Il viaggio in Bahrein e le parole del Papa
Come detto, sotto principalmente c'è la situazione del conflitto in Ucraina dopo l'invasione russa, ma anche le tensioni tra Cina e Taiwan, Turchia e Grecia, Usa e Corea del Nord, oltre alle proteste universitarie in Iran.
Ma, più in generale, quello del Pontefice al Bahrein National Stadium è stato un messaggio indirizzato all'amore, al rispetto e all'inclusione, un aspetto particolarmente significativo perché si è trattato di un messaggio lanciato nel cuore dell'Islam:
"Già amare il prossimo, chi ci è vicino, seppur ragionevole, è faticoso. In generale, è ciò che una comunità o un popolo cercano di fare per conservare la pace al proprio interno: se si appartiene alla stessa famiglia o alla stessa nazione, se si hanno le stesse idee o gli stessi gusti, se si professa lo stesso credo, è normale cercare di aiutarsi e di volersi bene. Ma che cosa succede se chi è lontano si avvicina a noi, se chi è straniero, diverso o di altro credo diventa nostro vicino di casa? Proprio questa terra è un’immagine viva di convivialità delle diversità, del nostro mondo sempre più segnato dalla permanente migrazione dei popoli e dal pluralismo di idee, usi e tradizioni".
L'invasione in Ucraina e i negoziati di pace
Sul conflitto in Ucraina il Papa ha esortato alla preghiera e ha auspicato l'avvio di negoziati di pace:
"L'uomo religioso, l'uomo di pace, si oppone alla corsa al riarmo, agli affari della guerra, al mercato della morte. Bisogna dire no alla bestemmia della guerra e all'uso della violenza. Si ponga fine alla guerra in Ucraina, seri negoziati di pace".
Un appello e una preghiera che il Papa aveva già rivolto a fine ottobre tra l'altro sollecitando il presidente francese Macron a chiamare Putin e Joe Biden, mentre su terrorismo, armi e pace era intervenuto riguardo l'attentato terroristico di Mogadiscio.