l'andamento della pandemia

Covid, contagi in risalita. Fauci: "Omicron 2 al 60% nel mondo, verso un vaccino universale"

L'immunologo spiega: "Non è più severa della Omicron originale e la vaccinazione con booster garantisce un'alta protezione che si mantiene nel tempo".

Covid, contagi in risalita. Fauci: "Omicron 2 al 60% nel mondo, verso un vaccino universale"
Pubblicato:
Aggiornato:

Mentre i contagi Covid sono in risalita - come testimonia l'escalation delle ultime settimane - cresce la capillare diffusione della variante Omicron BA.2, come confermato dall'immunologo statunitense Anthony Fauci.

Covid, crescono i contagi

Sono 85.288 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri, martedì 15 marzo 2022, erano stati registrati 28.900 casi: un'impennata notevole. Le vittime sono invece 180, il giorno prima erano 129.

Sono 587.015 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore. Ieri erano stati 204.877. Il tasso di positività è al 14,5%, in leggero aumento rispetto al 14,1% di ieri. 502 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 16 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 51. I ricoverati nei reparti ordinari sono 8.473, ovvero 5 in più rispetto a ieri.

Sappiamo che Omicron contagia molto rapidamente ma a ciò non coincide, necessariamente, il ricovero ospedaliero; proprio in virtù del fatto che sia tendenzialmente meno aggressiva rispetto al ceppo originale. Se a ciò aggiungiamo l'alta copertura vaccinale raggiunta nel nostro Paese ecco spiegato perché, nonostante i contagi stiano tornando a galoppare, non vi è pressione (al momento) su strutture sanitarie e terapie intensive. Il vaccino, infatti, nonostante non sia in grado di evitare con certezza il contagio, offre un scudo molto alto contro forme gravi della malattia, ospedalizzazione e morte.

Contagi "inspiegabili"

Il dottor Eric Topol, direttore dello Scripps Research Translational Institute di La Jolla, negli Stati Uniti ha ipotizzato che la crescita di casi generalizzata potrebbe segnare l’inizio di una sesta ondata:

"Ci sono segnali definitivi di una nuova ondata che sta iniziando in molti paesi europei, alcuni dei quali stanno anche mostrando un aumento dei ricoveri Covid. È difficile, a questo punto, determinare la causa: l’eliminazione o la riduzione delle restrizioni, la maggiore trasmissibilità di BA.2 o il calo della protezione immunitaria dei vaccini. In tutta Europa probabilmente Omicron 2 sta spingendo un nuovo aumento dei casi ma, nonostante in alcune situazioni siano stati segnalati leggeri aumenti dei ricoveri ospedalieri, per ora nessuno Paese è in allerta".

E per capire se le terapie intensive terranno anche nel nostro Paese, secondo Topol, bisognerà attendere ancora una decina di giorni.

In Danimarca e nel Regno Unito, dove la variante BA.2 è prevalente, gli studi finora condotti ipotizzano una contagiosità maggiore del 30% rispetto all’Omicron originale, già assai trasmissibile. I dati sono ancora preliminari ma se davvero fosse così ci troveremmo di fronte al virus più contagioso mai apparso sul pianeta, con un R0 tra il 15 e il 18: in assenza di contromisure una persona infetta potrebbe contagiarne altre 15-18.

Omicron BA.2 al 60%: parola di Fauci

Altro dato sicuramente rilevante è la diffusione della sotto variante Omicron BA.2, ormai al 60% nel mondo: non è più severa della Omicron originale e la vaccinazione con dose booster garantisce un'alta protezione da sintomi e ricoveri che si mantiene nel tempo.

A dirlo è Anthony Fauci, in un messaggio video trasmesso in occasione del meeting 'Highlights in Immunology', promosso dall'Accademia Nazionale dei Lincei e dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù:

"La sotto variante Omicron BA.2 sta assumendo un maggiore grado di dominanza a livello globale, che ormai arriva al 60%. Rispetto alla Omicron originale non c'è grande differenza. BA.2 non è più severa di BA.1 e l'infezione da BA.1 protegge molto bene dall'infezione BA.2. Entrambe però eludono la protezione del vaccino se non si è fatto il booster".

A proposito di terza dose, Fauci spiega che il terzo richiamo di Moderna migliora la risposta anticorpale a Omicron con una buona efficaci, che si mantiene anche a distanza di sei mesi. C'è anche un trial clinico di Pfizer che mostra un forte impatto della dose booster nel prevenire i sintomi della malattia.

Il vaccino universale

Il noto immunologo torna poi su un tema caro a molti: il vaccino universale anti Covid, al quale egli stesso si sta dedicando personalmente:

"Non possiamo continuare a inseguire le nuove varianti, abbiamo bisogno di un vaccino universale contro i coronavirus. Ci arriveremo passo dopo passo: non avremo un vaccino universale al primo colpo, sarebbe troppo ambizioso, ma quello che possiamo fare è partire da un vaccino pan-SarsCoV2 che protegga da tutte le varianti Alfa, Beta, Gamma, Delta e Omicron. Il passo successivo sarà un vaccino pan-Sarbecovirus, che protegga non solo da SarsCov2, ma anche da SarsCoV1 e altri virus che possono evolvere in infezioni umane".

Lo scienziato ha citato anche dei vaccini pan-coronavirus, che starebbe personalmente studiando. Uno si basa sull'uso di nanoparticelle che presentano frammenti di diverse proteine Spike, mentre l'altro è un vaccino a virus inattivato che consiste nel somministrare SarsCoV2 e altri coronavirus inattivati attraverso uno spray nasale per dare un'ampia protezione contro beta-coronavirus umani e animali.

Seguici sui nostri canali