Il virus torna a correre

Contagi Covid di nuovo in salita. E gli esperti frenano sull'abolizione del Green pass

L'indice di contagio Rt torna a salire e, dopo un mese di valori bassi, si avvicina a 1.

Contagi Covid di nuovo in salita. E gli esperti frenano sull'abolizione del Green pass
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L'urgenza del conflitto tra Russia e Ucraina non cancella, purtroppo, un'altra priorità pendente: la pandemia non si è cristallizzata, anzi - stando ai dati degli ultimi giorni - il Covid ha ripreso la sua corsa, registrando un rialzo dei contagi. Potrebbe rendersi necessario rivedere l'eliminazione di alcune misure restrittive come il Super Green pass? Gli esperti non escludono l'opzione.

Il Covid torna a correre

I dati diffusi ieri, 8 marzo 2022, dal ministero della Salute parlano chiaro: sono 60.191 i nuovi casi di Covid in Italia (il giorno prima erano 22.083, dato però influenzato dalla rilevazione domenicale dei positivi, da sempre più bassa). Non accenna a scendere quindi il tasso di positività che resta stabile all'11,3% (il giorno prima era all'11,7%). Ma, dato meritevole di attenzione, l'indice di contagio Rt torna a salire e, dopo un mese di valori bassi, si avvicina a 1.

Alla conta dei casi positivi, va aggiunto quello preoccupante del numero di decessi che, nella giornata di ieri, ammontava a 184, contro i 130 del giorno precedente. Insomma, nonostante la buona copertura vaccinale del nostro Paese di Covid si muore ancora, con numeri quotidiani decisamente importanti.

Le varianti Omicron

Va inoltre messo sul piatto anche il livello di diffusione, nel nostro Paese, delle "tre le sorelle" della variante Omicron che è ormai costituisce il 100% del virus circolante in Italia. Ma la sua prima versione, la BA.1 si sta contraendo per l'incalzare della BA.1.1, presente per il 36%, e della BA.2, pari al 5%.Una terza sottovariante, BA.3, è al momento molto poco presente.

Nell’analisi delle mutazioni accumulate dalle sotto-varianti, gli esperti hanno spiegato che è possibile parlare di “somiglianze di famiglia”, ma con alcune precisazioni. La sottovariante BA.1.1 è molto simile alle BA.1, da cui deriva. BA.2, al contrario, presenta mutazioni che la differenziano da BA.1.

“Si osservano anche nuove mutazioni, che non si sa se prenderanno piede, la maggior parte delle mutazioni si trova nella proteina Spike, con la quale il virus aggredisce le cellule umane. Cià potrebbe far pensare che il virus stia cercando nuove chiavi di ingresso e vie d'uscita per sfuggire agli anticorpi. Tuttavia, per dimostrare questa ipotesi occorrono dati consolidati”, ha spiegato il genetista Massimo Zollo.

Il monito degli esperti

A fronte di questa risalita dei contagi ci si chiede se le misure di precauzione - che secondo le intenzioni del governo, dovrebbero allentarsi a breve - non debbano permanere ancora.

"C'è un rimbalzo evidente dei casi che dimostra come la situazione non sia ancora risolta. Stiamo assistendo a un fenomeno in cui la circolazione virale è continua. Occorre la massima prudenza soprattutto nei comportamenti dei singoli, bisogna essere prudenti e rigorosi prima di abbandonare le misure di sicurezza. Bisogna essere pronti a rimandare le scadenze già previste, facciamoci guidare dai numeri dell'infezione e non pensiamo che l'epidemia sia finita", spiega Francesco Menichetti, ordinario di malattie infettive dell'università di Pisa.

E ancora:

"Non dobbiamo sottovalutare il fatto che la variante Omicron 2 sta dando un contributo in termini di infettività. È più contagiosa anche se non particolarmente responsabile di forme gravi. E si sta diffondendo soprattutto nella fascia della popolazione più giovane, cioè tra quella meno vaccinata".

L'unico aspetto positivo è che i parametri dei dati della mortalità e delle ospedalizzazioni dimostrano che la circolazione delle varianti non è in grado di aumentare la letalità. I vaccini funzionano e stanno evitando che chi si contagia si possa ammalare in modo grave e finire quindi in terapia intensiva. Ma i morti sono ancora troppi.

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