la morte del presidente dell'europarlamento

Cosa è la polmonite da legionella, il virus che ha colpito David Sassoli

A novembre il primo episodio, a dicembre un nuovo ricovero, poi il decesso.

Cosa è la polmonite da legionella, il virus che ha colpito David Sassoli
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David Sassoli aveva avuto una polmonite da legionella, dalla quale sembrava essersi ben ripreso. Gli strascichi però erano stati importanti. Tanto da "costringerlo" a novembre a girare un video in cui raccontava l'accaduto smentendo il legame tra la malattia e il Covid (e pure i vaccini). Ma quell'infezione lo ha duramente fiaccato. A dicembre  aveva avuto una ricaduta, che lo ha portato di nuovo in ospedale. Fino a quando la "grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario"  ha portato al decesso, avvenuto nella notte tra lunedì 10 e martedì 11 gennaio 2022.  

David Sassoli e la polmonite da legionella

Così Sassoli aveva raccontato della sua situazione di salute ai primi di novembre:

"Carissime e carissimi a settembre durante la plenaria del Parlamento europeo sono stato colpito da una brutta polmonite da legionella. Ho avuto febbre altissima, sono stato ricoverato all'ospedale di Strasburgo. Poi sono rientrato in Italia per la convalescenza poi ho avuto una ricaduta. Questo episodio ha spinto i medici a farmi fare una serie di analisi e accertamenti".

IL VIDEO DI SASSOLI:

Ma cosa è la polmonite da legionella

La polmonite da legionella, nota anche come malattia del legionario è legata all’infezione più grave causata dai batteri del gruppo legionella, in particolare dalla specie Legionella Pneumophila.
Questa infezione si chiama legionellosi e può presentarsi più in generale in tre diverse forme patologiche:

  • polmonite (pericolo piuttosto alto);
  • forma febbrile (pericolo mediamente alto);
  • forma subclinica (pericolo basso).

Infatti, quando i batteri Legionella si riproducono nell’organismo, colpiscono in modo particolare l’apparato respiratorio e polmonare.
Nei casi più gravi l’attacco dei batteri  provoca una pericolosa forma di polmonite acuta atipica.
La letalità della malattia si attesta intorno al 10% dei casi.

I soggetti più vulnerabili a contrarre la polmonite da legionella sono pazienti a rischio come gli anziani, i bambini o gli immunocompromessi (soggetti affetti da un deficit immunitario).
Il periodo di incubazione della malattia può variare da 2 a 10 giorni (in media 5-6 giorni).

Come si prende la polmonite da legionella?

La trasmissione della legionellosi nell’organismo umano avviene sempre tramite inalazione di aerosol infetto dai batteri della specie legionella pneumophila.

L’ambiente ideale per lo sviluppo e riproduzione dei batteri legionella è l’acqua contaminata: in particolare quella presente nelle tubazioni, reti idriche e altri impianti che utilizzano l’acqua e non sottoposti regolarmente a controlli, manutenzione e attività di sanificazione delle acque.  Favoriscono, infatti, la crescita batterica della legionella la presenza di incrostazioni e i depositi calcarei.
Le tubazioni in cui sono presenti fenomeni di corrosione o ostruzione, nonché condizioni di ristagno, sono le più soggette alla proliferazione dei batteri legionella.

Inoltre, la legionella è in grado di insediarsi nelle strutture artificiali e quindi di risalire lungo le reti cittadine di distribuzione dell’acqua potabile per colonizzare gli impianti idrici dei singoli edifici, gli impianti di umidificazione e condizionamento, le piscine e le fontane decorative.

Il quadro clinico

Di solito, quando si contrae la polmonite da legionella si presentano i seguenti sintomi principali:

  • Esordio di tipo brusco;
  • Tosse secca e non produttiva;
  • Cefalea e mialgie;
  • Febbre piuttosto elevata (>39°);
  • Disturbi gastro-intestinali;
  • Malessere generale e indebolimento dell’organismo;
  • Stato confusionale;
  • Dispnea.

I principali segni che si evidenziano con la polmonite da Legionella sono:

  • Tachipnea;
  • Iponatriemia;
  • Rantoli crepitanti;
  • Transaminasi piuttosto alte;
  • Ipossia;
  • Proteinuria ed ematuria;
  • CPK alto.

Contribuiscono ad aumentare i rischi derivanti dalla Malattia del Legionario:

  • Età avanzata;
  • Fumo di sigaretta;
  • Broncopneumopatia cronica ostruttiva;
  • Diabete;
  • Terapie a base di cortisone;
  • Neoplasie;
  • Dialisi;
  • Trapianto del rene;
  • AIDS;
  • deficienza immunitaria.

(da legionella.it)

Le estati 2018 e 2019

Nell’estate 2019 la legionella era tornata a far parlare di sé.  A giugno si erano verificati due casi di legionella al San Matteo di Pavia. Due le persone ricoverate al Policlinico, entrambe provenienti da Vigevano. Una in rianimazione.

L’ultima segnalazione di un caso di legionella in Lombardia era giunta dal Cremonese dove una donna di 57 anni è deceduta alla fine di febbraio 2019 dopo aver contratto il virus. Altri casi erano stati segnalati nel Lodigiano. Contagi avvenuti dopo la morte di una 51enne nel Bresciano ai primi di novembre dello scorso anno.

Prima ancora, la Lombardia aveva vissuto nel 2018 un’altra estate da allarme rosso, con molti contagi e alcuni decessi. Teatro principale dell’epidemia era stata proprio la BassaBresciano, Alto Mantovano e Cremonese hanno fronteggiato, nel mese di settembre del 2018, anche un’esplosione di polmoniti da legionella. Il Lodigiano aveva registrato dei casi già all’inizio di luglio 2018 quando il diffondersi del batterio era stato favorito dal clima caldo.

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