Perché i commercianti stanno mettendo le bollette in vetrina
Obiettivo di informare i consumatori e i cittadini sulla situazione di difficoltà che le nostre imprese continuano a vivere.
Il caro energia sta assumendo il profilo di una vera emergenza con costi che nel giro di un anno sono triplicati e con prospettive di ulteriore peggioramento. Le misure fin qui adottate dal Governo non sono sufficienti a riportare il costo entro livelli di sostenibilità e, pertanto, Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) ha chiesto il potenziamento dei crediti di imposta già a partire dal terzo trimestre 2022 nell’ambito della conversione del decreto legge Aiuti bis.
"Bollette in vetrina": l'iniziativa di Fipe sul caro energia
Questa richiesta, sicuramente costosa per il bilancio dello Stato, ha bisogno del massimo supporto da parte degli operatori ma anche dell’opinione pubblica. Per questo Fipe Roma propone ai propri associati di sostenere l’iniziativa “Bollette in vetrina” con l’obiettivo di informare i consumatori e più in generale i cittadini sulla situazione di difficoltà che le nostre imprese continuano a vivere dopo oltre due anni di misure restrittive dovute alla pandemia.
Non è peraltro da escludere che, nei prossimi mesi, la spinta inflattiva si trasferisca in modo significativo anche sui listini di bar e ristoranti dopo mesi di relativa moderazione. Anche in tale ambito “Bollette in vetrina” può essere utile per comunicare con i consumatori.
"Invitiamo le imprese associate, e più in generale gli operatori del settore, ad esporre sulle vetrine dei propri locali l’ultima bolletta di luce o di gas o di entrambe e quelle relative allo stesso periodo di un anno fa".
Scenario preoccupante
Queste le dichiarazioni di Sergio Paolantoni, presidente di Fipe Roma, che delinea lo scenario preoccupante causato dal caro energia se non dovessero adottate soluzioni decisive:
"Siamo di fronte a un ‘doppio affitto’ che di fatto è insostenibile. I costi di luce di luglio 2022 per i ristoratori della Capitale risultano aumentati dalle 3 alle 4 volte rispetto l’anno precedente. Il Gas si attesta su cifre leggermente più basse. La preoccupazione del momento è la prossima bolletta dell’energia elettrica. Previsto un rincaro del 40% (dato comunicato dal gestore in anticipo).
Il Gas, a partire da settembre, potrebbe fare +150% rispetto a luglio 2022 e con Iva al 5% già da tempo. Inevitabilmente, questi maggiori costi avranno un riflesso sul listino dei prezzi. Prevediamo perdite e chiusure già dal mese di settembre se il Governo non presenterà nuove misure, oltre ai decreti Legge di recente pubblicazione, e le aziende non si adegueranno alle nuove tariffe e ai nuovi listini che tutti i fornitori ci stanno presentando, con un aumento dei prezzi per i consumatori finali".
Il caso della pizzeria
Recentemente aveva fatto discutere il caso di una pizzeria della provincia di Cremona che aveva esposto una bolletta dell'energia accanto a un cartello che recitava un messaggio chiarissimo:
"Una margherita a 10 euro: meglio passare per ladro o chiudere?"
Il senso era proprio quello: a fronte di costi insostenibili molti hanno due opzioni, aumentare i prezzi o cessare l'attività.
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