e il capo fa un sondaggio

Chiede il congedo di paternità perché... ha adottato un cane

Migliaia di utenti LinkedIn hanno espresso la propria opinione: ecco cosa è emerso.

Chiede il congedo di paternità perché... ha adottato un cane
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Un congedo di paternità per l'arrivo di un cucciolo di cane. Questa la richiesta singolare che un dipendente ha avanzato al suo capo. L'uomo ha chiesto qualche giorno di pausa dal lavoro per occuparsi del nuovo arrivato a quattro zampe. Il titolare ha raccontando tutto su LinkedIn, creando un sondaggio ad hoc: ecco come si sono espresse le persone e cosa ha deciso di fare il capo.

Chiede il congedo di paternità per l'arrivo di un cucciolo

Un dipendente di Roger Wade, Ceo  di Boxpark (catena di centri commerciali e di ristoranti), ha chiesto il congedo di paternità per occuparsi, nei primi giorni del suo arrivo, del cane appena arrivato a casa. Si sa che i cuccioli sono estremamente ricettivi rispetto alle regole e all'educazione impartita, soprattutto nei primissimi mesi: seguirli adeguatamente nelle prime fasi della loro introduzione domestica potrebbe rivelarsi una decisione fruttuosa. Ma a costo di saltare il lavoro?

Opinione pubblica spaccata

Wade ha girato la questione agli utenti di LinkedIn, condividendo quanto accaduto in un post sul popolare social media, suscitando parecchio dibattito. Le persone (migliaia di internauti) si sono divise sulla decisione giusta da prendere: il 61% era contrario all’idea di avere del tempo libero dal lavoro per accudire un cucciolo; alcuni parlavano di un mondo “ufficialmente impazzito” se qualcuno è arrivato a chiedere un congedo di paternità per l’adozione di un cane. Le assenze per i congedi legati all'arrivo di figli, invece, sono percepite come del tutto accettabili e legittime:

"Se stai invece prendendo un animale domestico è una tua scelta di vita, non puoi mettere pressione sugli altri colleghi o sull’azienda in generale”, dice qualcuno.

Non tutti, però sono concordi con questa visione; un utente, per esempio, ha argomentato così il suo essere a favore:

“Nel mondo duro, negativo e pesante del lavoro di oggi, sicuramente possiamo dare più valore alla vita delle persone considerando anche queste richieste relativamente piccole”.

Un altro ha offerto un ulteriore punto di vista:

“Alcune persone non sono così fortunate da poter avere figli e avere un cane è come un bambino peloso per loro. È una famiglia, per cui penso sia giusto”.

Oppure, molto più semplicemente e banalmente: non necessariamente un cane è un sostituto di un figlio. Può essere semplicemente un cane; di certo trattare il proprio cane come un cane e non come un figlio è una cosa di cui la bestiola - se potesse parlare - vi sarà grata.

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