Chiara Ferragni: indagine anche sulla bambola Trudi?
Al centro dell'attenzione della Procura potrebbe finire anche la destinazione dei proventi del giocattolo (e non solo)
Dopo il pandoro e le uova di Pasqua non finiscono i guai per Chiara Ferragni. Anche la bambola Trudi che raffigura l'influencer potrebbe finire al centro di un'indagine sui proventi destinati in beneficenza, e non è da escludere che la Procura possa buttare l'occhio pure sui compensi di Sanremo 2023.
Chiara Ferragni e la bambola Trudi
A rivelarlo è La Verità, che spiega che dopo il caso del pandoro Balocco (costato una multa da un milione di euro) e quello delle uova di Pasqua (al momento tutto da verificare), anche altre iniziative benefiche dell'influencer sarebbero finite nel mirino degli investigatori. E dunque anche la bambola Trudi a immagine e somiglianza dell'imprenditrice digitale, messa in commercio nel 2019.
Venduti su The Blonde Salade a seguito del matrimonio con Fedez, i peluche della limited edition firmata da Trudi avrebbero contribuito a finanziare "Stomp out bullying", organizzazione no profit contro il cyberbullismo. E proprio il come potrebbe finire al centro dell'indagine coordinata dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco.
Il cachet di Sanremo in beneficenza
Al centro delle indagini - ma è bene chiarire che si tratta al momento soltanto di supposizioni - potrebbe finire anche il cachet dell'edizione 2023 di Sanremo (centomila euro), che Chiara Ferragni aveva deciso di devolvere all'Associazione Nazionale D.i.Re - Donne in Rete contro la violenza.
Quanto ha perso Chiara Ferragni dopo il caso pandoro
Intanto in molti si chiedono quanto sia costato a Chiara Ferragni l'affaire pandoro (che ha portato già alla sospensione della collaborazione con Safilo e all'annullamento di una campagna con Coca Cola).
A fare i conti in tasca all'influencer è stato Il Giornale che calcola in cinque milioni di euro il danno economico dall’affaire Balocco.
Che il pandoro era Balocco !