Quarantena: come cambiano le regole sull'isolamento dall'1 aprile
La misura dell'isolamento si applica soltanto ai positivi. Cosa succede per i contatti stretti.
Chi ha fatto la terza dose deve fare la quarantena? Come mi devo comportare se sono positivo ma vaccinato? E se invece ho avuto un contatto stretto con un positivo? Tante le domande che si stanno ponendo gli italiani alla vigilia dell'entrata in vigore del nuovo decreto, che dall'1 aprile modificherà le regole sull'isolamento - e non solo - in merito al Covid. Anche perché i contagi - stante l'elevata diffusione di Omicron 2 - sono in aumento e la possibilità di contrarre il virus o di incontrare qualche positivo è comunque da tenere in considerazione.
Quarantena: come cambiano le regole
Ecco cosa prevede il nuovo decreto, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 24 marzo, per quanto riguarda le quarantene per i positivi:
"A decorrere dall'1 aprile 2022 è fatto divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora alle persone sottoposte alla misura dell’isolamento per provvedimento dell’autorità sanitaria in quanto risultate positive al SARS-CoV-2, fino all’accertamento della guarigione".
"La cessazione dell'isolamento è conseguente all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2, effettuato anche presso centri privati a ciò abilitati. In quest’ultimo caso, la trasmissione, con modalità anche elettroniche, al dipartimento di prevenzione territorialmente competente del referto, con esito negativo, determina la cessazione del regime dell’isolamento".
In un primo momento pareva dunque che non ci fossero più da conteggiare i giorni, e invece il ministro Roberto Speranza ha precisato che valgono ancora le vecchie norme: 7 giorni per i vaccinati, 10 per gli altri.
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Per quanto riguarda invece i contatti stretti le misure da prendere sono le seguenti:
"A coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi è applicato il regime dell’autosorveglianza, consistente nell’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al SARS-CoV-2 e di effettuare un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione anche presso centri privati a ciò abilitati, alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto".