Rubrica

Carlo III, ma non avrebbe fatto prima a rifiutare il trono? L’Irriverente commento di Simone Di Matteo

Dopo i recenti problemi di salute resi noti da Buckingham Palace, non sarebbe il caso che il Re prendesse in considerazione l'abdicazione?

Carlo III, ma non avrebbe fatto prima a rifiutare il trono? L’Irriverente commento di Simone Di Matteo
Pubblicato:

Il rimanere invischiati in imprese che vanno ben oltre la propria portata rappresenta, checché ne dicano gli scienziati, uno dei malanni più diffusi di questo sconclusionato XXI secolo e al tempo stesso, visto chi e cosa ci circonda attualmente, pare esser considerato dalla maggior parte dei membri di un’umanità, che oramai è destinata solamente a scomparire, alla pari di un vanto o addirittura di una qualità. Ma non è la sola cosa grave, anzi, c’è addirittura di peggio. Vale a dire, l’adoperarsi e incaponirsi volutamente, rifiutandosi di riconoscere quand’è che arriva il momento di fermarsi e farsi da parte, in quei compiti che sono in maniera chiara al di là di ogni nostra capacità. Un po’ quello che è accaduto a Re Carlo III del Regno Unito, l’eterno erede al trono ritrovatosi a dover gestire un’eredità più grande di lui in seguito alla triste dipartita di Elisabetta II, con cui di recente la salute non si sta dimostrando particolarmente generosa.

Non tutte le teste son buone a regger la corona, un po' come Carlo III. O mi sbaglio?

Dopo ben 70 anni di regno, l’8 settembre 2022 il mondo si congedava definitivamente da Queen Elizabeth, o Lilibeth come piaceva persino a me chiamarla, l’ultima grande discendente delle più nobili stirpi e l’ultimo vessillo di un modo di fare (ed essere) monarchia che ad oggi non esiste più. La sua dolorosa scomparsa, ha lasciato il mondo intero in lutto e ha permesso al non più così fresco primogenito Charles Windsor di realizzare quello che forse è sempre stato il più grande sogno della sua attuale compagna, la nuova Regina Consorte Camilla Parker Bowles, coniugata Mountbatten-Windsor. Ma dopotutto, è in questo modo che funziona la discendenza nelle casate reali. È così, alla veneranda età di 73 e 74 anni, Carlo e Camilla sono diventati i sovrani di Gran Bretagna e dintorni (il Commonwealth e le poche nazioni che ne fanno ancora parte, per intenderci).

Carlo III

E fin qui, per carità, nulla di male anche perché non è tanto la maturità senile di chi è al comando a determinare la buona riuscita di un “mandato” quanto più le cose di cui è capace. Tuttavia, è indubbio che i due si siano trovati a dover gestire un impegno piuttosto gravoso. Fare i conti con il retaggio lasciato da Elisabetta, molto amata in patria e all'estero essendo stata la sola in grado di ergersi contemporaneamente (in quanto donna, madre, politica e Regina prima di tutto, roba che Giorgia Meloni le fa un baffo) a simbolo della tradizione e ad icona-pop della modernità, non dev'essere stato affatto semplice, e questo nonostante i due abbiano saputo in un certo qual modo farsi accettare e ben volere. In più, c’è sempre lo spettro della Principessa del Popolo Lady Diana ad attenderli al varco di ogni passo falso e con cui, lasciatemelo dire, ritengo che quella piccola fiammiferaia di Camilla non possa proprio competere. Per non parlare della repentina fuga di svariati Stati dall’organizzazione intergovernativa fondata dall’Impero Britannico, cominciata già sul finire della seconda età elisabettiana. Oppure, dei continui scandali alimentati dall’anarchico della famiglia Harry Windsor e dalla “princess wanna-be” Meghan Markle che, con le loro rivelazioni scandalose diffuse attraverso interviste nientemeno che da Oprah (sempre perché i panni sporchi si lavano in tv e non tra le mura della propria intimità), podcast ai limiti dell’imbarazzo, un documentario su Netflix di cui non credo si sentisse il bisogno e un libro presentato come se contesse i restanti Segreti di Fatima, pensavano di poter suscitare la pena di qualcuno e, invece, hanno finito solamente per farla. O ancora, alla recente malattia di Carlo e al misterioso intervento all’addome di Kate Middleton, colei che più di ogni altra potrebbe essere davvero adatta per il ruolo di sovrana.

Carlo III

Nelle scorse settimane, infatti, la Corona ha reso pubblica la situazione clinica dei due membri della famiglia reale, parlando di cancro alla prostata per l’uno e di operazione chirurgica per l’altra. Sicuramente un notevole passo in avanti, poiché non solo prima di adesso era sempre stato mantenuto il massimo riserbo su tematiche di questo tipo, ma anche (e soprattutto) perché un’azione del genere contribuisce ad umanizzare quei nobili continuamente visti dal basso, facendoli scendere da quelle divine carrozze su cui siamo abituati a posizionarli e avvicinandoli alla “gente comune”. Al di là della questione in sé, però, in merito alla quale auguro comunque ad entrambi una pronta guarigione, è innegabile che il regime monarchico dei tempi odierni sia totalmente differente dal passato. Che sia per il pensiero che cambia, per un maggior consapevolezza della popolazione nel poter riuscire a provvedere alla propria autodeterminazione, per l’avvento della cosiddetta democrazia (considerando ciò che accade in questi giorni, poi, sembrerebbe che questa sia stata una delle più grandi truffe riuscite della Storia), per la globalizzazione o per qualsivoglia tipo di ragione vogliate trovare, i regimi, specialmente quelli monarchici, non hanno più lo stesso valore né la medesima importanza di una volta.

Non so cosa ne pensiate voi, ma, guardandomi intorno, non so se la si possa ritenere una fortuna, eppure sarebbe stato forse meglio che, al netto finanche di tutte queste considerazioni, Carlo avesse rifiutato il trono, abdicando in favore del figlio William Windsor e prendendo così esempio dalla sua lontana parente Margherita II Regina di Danimarca che, non molti giorni fa, ha abbandonato la guida del regno per lasciarla nelle mani del suo successore. D’altronde, si sa, non tutte le teste son buone a regger la corona!!!

Se vi siete persi il commento finale dell'Irriverente Simone Di Matteo relativo al Festival di Sanremo, potete recuperarlo QUI!

Seguici sui nostri canali