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Canone Rai fuori dalla bolletta, c'è una data: cosa succede e quando

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ipotizza di toglierlo nel 2024

Canone Rai fuori dalla bolletta, c'è una data: cosa succede e quando
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Il canone Rai è senza dubbio la tassa più "odiata" dagli italiani, e in questi giorni se ne torna a parlare. Vuoi perché chi non apprezza il Festival di Sanremo rilancia la solita stantia polemica del "è pagato con i miei soldi", vuoi perché il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti è tornato sul tema con una promessa: toglierlo dalla bolletta dell'energia elettrica entro il 2024.

Canone Rai in bolletta: cambia tutto

In realtà già dal 2023 l'obolo per la televisione pubblica avrebbe dovuto essere stralciato dalla bolletta su indicazione dell'Europa, che aveva stabilito che gli oneri impropri non rientrassero nella cifra pagata per la luce. Questo perché - in sostanza - non si può chiedere obbligatoriamente ai fornitori di energia di riscuotere oneri non legati al proprio settore di mercato, né dunque ai consumatori di pagare nella stessa bolletta un costo legato a un servizio diverso.

Ma poi, sul finire del 2022, il neoinsediato Governo aveva cambiato le carte in tavola. Ma ora la questione torna prepotentemente di attualità:

"Quest’anno io mi sono preso la responsabilità enorme, e ho preso un sacco di critiche chiaramente da tutti, perché siamo arrivati ed è rimasto in bolletta, se no saltava tutto, ma diventa chiaro che dalla bolletta il canone Rai dovrà uscire e quindi l’anno prossimo bisognerà trovare un altro strumento", ha detto Giorgetti.

giancarlo giorgetti

Canone Rai in bolletta: la storia

Il canone Rai è stato introdotto in bolletta da Matteo Renzi nel 2016. L'obiettivo - raggiunto - era eliminare l'evasione sull'imposta per la televisione, stimata al 27%. Per "convincere" gli italiani, dunque, l'allora premier aveva deciso di mettere il canone in bolletta, abbassandone però il prezzo, da 113 euro a 90.

Ma la questione naturalmente aveva suscitato più di una polemica. Alcune associazioni di consumatori erano salite sulle barricate e periodicamente alcuni politici avevano promesso addirittura di eliminarlo del tutto. L'ultimo in ordine di tempo era stato Matteo Salvini sul palco di Pontida la settimana prima delle elezioni di ottobre 2022. Come ben sappiamo la promessa al momento non è stata mantenuta, anche perché rinunciare a quell'introito è davvero complicato. Lo sanno benissimo al Governo e lo sa benissimo anche la Rai, tanto che l'amministratore delegato  Carlo Fuortes,   in audizione in commissione Lavori Pubblici al Senato, aveva in passato sostenuto addirittura  la necessità di alzare il canone:

"La tv di Stato è sotto finanziata. Novanta euro l’anno sono troppo pochi rispetto agli obblighi e alle attività che la Rai è tenuta a svolgere”.

Come pagheremo il canone Rai quando non sarà più in bolletta

Giorgetti ha parlato di 2024, dunque l'orizzonte temporale è ancora abbastanza lungo. Tanto da poter trovare una risposta a una domanda finora insoluta: come pagheremo il canone Rai quando non sarà più in bolletta?

Le opzioni sul tavolo non sono poche, e non serve neppure tanta fantasia. E' possibile un ritorno al pagamento tramite bollettino postale, ma in via alternativa potrebbe essere scelto anche l'addebito sul conto corrente. O, magari, l'utilizzo della piattaforma PagoPa.

Il dubbio è che, tornando alle condizioni pre-2016, si torni anche all'evasione. Un rischio concreto, considerato anche che molte famiglie già faticano ad arrivare alla fine del mese  così.

Canone Rai: chi deve pagarlo e a quanto ammonta

Come chiarito sul sito dell'Agenzia delle Entrate, il canone di abbonamento alla televisione è dovuto da chiunque abbia un apparecchio televisivo e si paga una sola volta all’anno e una sola volta a famiglia, a condizione che i familiari abbiano la residenza nella stessa abitazione.

Chi può richiedere l'esonero e chi può non pagarlo in bolletta

Sono esonerati dal pagamento del canone gli ultrasettantacinquenni con reddito non superiore a 8mila euro, i diplomatici e militari stranieri e coloro che non detengono un apparecchio televisivo. In tutti questi casi, chiunque risulti intestatario di un contratto di energia elettrica residenziale deve presentare una richiesta ad hoc  (qui trovate il modulo). È possibile inoltre richiedere il rimborso nel caso di addebito non dovuto.

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